Monsignor Carlo Maria Viganò con un suo video pubblico di questi giorni, divulgato attraverso qualche canale della cosiddetta controinformazione, è ritornato sulla questione della sede impedita di Benedetto XVI e sulla divisione tra “Munus” e “Ministerium” che in questi ultimi anni ha aperto un importante dibattito che vede coinvolti sia tanti cattolici, nelle loro varie divisioni, che laici. Per questa ragione tale tematica non la si può liquidare affatto come una teoria di qualche strampalato personaggio, come mirano a far passare il giornalista Andrea Cionci con la sua inchiesta “Codice Ratzinger”, quindi la questione è viva più che mai e meritevole di un adeguato approfondimento.
Premetto che non ho nessun pregiudizio nei confronti di Monsignor Viganò tanto che ho riportato da sempre numerosissimi suoi interventi nei miei libri e articoli e in questo caso ho cercato di analizzare il suo nuovo intervento con attenzione e discernimento, però alcune cose non mi tornano.
É verissimo quanto ha affermato Viganò, cioè che la situazione creata con Bergoglio (il falso papa) e Benedetto XVI ( il vero Papa) ha generato una forte divisione tra i prelati come anche tra i fedeli che torna sempre utile, comunque sia ai globalisti luciferini e al divisore per eccellenza, cioè il diavolo secondo il classico schema del “Divide et Impera”, come è ulteriormente vero quando parla del processo rivoluzionario infinito che passa anche attraverso la formula “tesi, antitesi e sintesi” per alimentare continui cambiamenti “gattopardiani”.