sabato 19 aprile 2025

LA BANCA D’ ITALIA ED IL GIOCO DELLE TRE CARTE

 

(Pubblico un articolo del Dott. Michele Lamanna, che gentilmente mi ha inviato, dove fa un pò di chiarezza  sul  bilancio di Bankitalia. Buona lettura.) 

di Michele Lamanna

Il 31 marzo 2025, l’ Assemblea ordinaria dei partecipanti al capitale della Banca d’ Italia ha approvato il bilancio relativo all’ esercizio 2024. 

 Per inciso, lo Stato italiano è presente nel capitale di Bankitalia con una quota minoritaria pari al 6% per il tramite di Inps ed Inail; mentre la quota di maggioranza del 94% è detenuta da soggetti privati ( banche commerciali, fondazioni bancarie, compagnie assicurative, fondi pensione). 

 Come già accaduto anche nell’ anno precedente, detto bilancio ha consuntivato una perdita lorda pari ad euro 7.319/mln ( euro 7.124/mln nel 2023), sostanzialmente determinata dall’ aumento dei tassi che sia nel 2023, sia nel 2024, ha comportato un incremento degli interessi passivi che Bankitalia ha dovuto corrispondere a fronte dei depositi delle banche commerciali. Infatti, il margine di interesse ( differenza tra interessi attivi e passivi), positivo per euro 5.787/mln nel 2022, quando i tassi erano più bassi, è diventato negativo per euro 5.675/mln ed euro 5.306/mln, nel 2023 e 2024 rispettivamente, quando BCE ha deciso di alzare i tassi. 

 A fronte di queste perdite, Bankitalia ha utilizzato parte degli accantonamenti ai fondi rischi, euro 5.800/mln per il 2024, che, unitamente al recupero fiscale sull’ IRAP per euro 2.363/mln , ha consentito di chiudere con un utile finale di euro 844/mln. 

 Tale utile è stato distribuito: - per euro 200/mln ai soci partecipanti; che, peraltro, riceveranno una ulteriore quota di euro 140/mln proveniente da un fondo speciale, portando a complessivi euro 340/mln le somme che i soggetti prevalentemente privati incasseranno per l’ esercizio 2024; - per euro 644/mln allo Stato italiano. In tal modo, lo Stato ed i cittadini italiani dovrebbero sentirsi soddisfatti, atteso che , nonostante la perdita lorda, Bankitalia è riuscita a contabilizzare e distribuire un utile anche allo Stato: ma è cosi? C’è veramente da rallegrarsi? Vediamo. 

 Nel 2024, Bankitalia ha incassato interessi attivi per complessivi euro 22.414/mln, di cui euro 11.622/mln provenienti da titoli di Stato italiani contabilizzati nell’ attivo dello Stato Patrimoniale per complessivi euro 543.894/mln, titoli acquistati da Bankitalia su mandato della BCE nell’ ambito delle operazioni di “quantitative easing”. 

 Nel contempo, Bankitalia ha corrisposto interessi passivi pari ad euro 269/mln a valere su depositi dello Stato italiano. Quest’ ultimo, quindi, ha incassato da Bankitalia 644/mln (riparto utile d’ esercizio); ed ha pagato a Bankitalia interessi netti pari ad euro 11.353/mln ( 11.622/mln – 269/mln). E’ un po' come il gioco delle tre carte ove il banco, ovviamente, vince sempre. Pertanto, il solo signoraggio netto da interessi percepito da Bankitalia, limitatamente al 2024, è stato pari ad euro 10.709/mln (11.353/mln – 644/mln). 

 Importo che lo Stato italiano avrebbe potuto non pagare, se dotato di sovranità monetaria ( se cioè avesse potuto emettere la moneta autonomamente), e che, invece, avrebbe potuto utilizzare per la sanità, per l’ istruzione, per l’ ordine pubblico, per la previdenza sociale etc. . E magari non per la guerre….ma questo è un altro discorso.


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