giovedì 24 ottobre 2024

I BRICS CRESCONO E L'OCCIDENTE USUROCRATICO NON PUÒ FAR ALTRO CHE STARE A GUARDARE

Il gruppo BRICS è ancora giovane come organizzazione, ma ha già dimostrato la sua efficacia. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica stanno coordinando le loro politiche su questioni internazionali importanti e stanno svolgendo un ruolo attivo nel dare forma a un ordine mondiale multipolare attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi finanziari e commerciali mondiali.”  (Vladimir Putin)

Il 22 ottobre si sono aperti i lavori del nuovo vertice dei BRICS a Kazak, nella Repubblica russa del Tatarstan, a circa 700 chilometri ad est di Mosca. Un summit che darà sicuramente filo da torcere alla “banda bancaria” del FMI dato che molti dei lavori mirano a creare un mondo multipolare scollegato dal sistema economico monetario usurocratico Occidentale.

Attualmente i BRICS sono divenuti un gruppo solido. Ai quattro membri iniziali, Brasile, Russia, India e Cina a cui si aggiunse nel 2010 anche il Sudafrica, sono passati attualmente a ben nove Paesi con l'adesione di: Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti. Mentre l'Arabia Saudita sta ancora riflettendo se accettare l'invito che gli è stato fatto a Johannesburg nell'agosto 2023. L'organizzazione ormai consolidata, ad oggi denominata "BRICS Plus", rappresenta il 46% della popolazione mondiale, il 29% del PIL mondiale, il 43% della produzione di petrolio e il 25% delle esportazioni globali e ad oggi hanno fatto richiesta di adesione anche Turchia, Azerbaigian e Malesia.

Questo nuovo summit, al quale stanno partecipando ben 36 delegazioni, ha dato la possibilità al Cremlino di vantare l'organizzazione del “più grande evento di politica estera mai organizzato” da parte di Mosca e di smentire la falsa narrativa sull'isolamento internazionale della Russia.

L'espansione dei BRICS amplifica ulteriormente il processo di dedollarizzazione del pianeta tanto che a febbraio 2024, essi avevano anche annunciato la creazione di una nuova piattaforma multilaterale di pagamento e regolamento digitale chiamata appunto BRICS Bridge, che avrebbe aiutato a colmare il divario tra i mercati finanziari dei Paesi membri.

Infatti, in linea con quanto annunciato e in scia con l'attuale guerra che si sta combattendo sul piano economico-monetario, al secondo giorno del vertice, aperto dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, tra i suoi vari punti dell'ordine del giorno egli ha sottolineato l'importanza della creazione di una nuovo circuito monetario appartenente ai BRICS in sostituzione dello SWIFT, cioè quell'attuale rete monopolistica dove, ad oggi, circola tutta la massa monetaria globale. Secondo il presidente Putin “... tale strategia dei Brics sulla scena planetaria sarebbe conforme alle richieste della cosiddetta maggioranza globale... sarebbe un potente strumento a sostegno delle nostre economie e fornirebbe risorse finanziarie ai Paesi del Sud e dell'Est globale”.

È auspicabile che questo attuale Occidente usurocratico prenda consapevolezza dei gravi pericoli a cui sta esponendo tutto il mondo facendo un passo indietro nei confronti di quel mondo multipolare che non accetta più il loro predominio. Il mondo unipolare ha creato enormi disastri economici a livello globale.

Gli stessi Stati Uniti sono caduti in un caos politico ed economico dove il loro stesso debito pubblico ha superato i 35 trilioni di dollari, dove gli stessi rischi posti dalle prossime elezioni del 5 novembre fanno cadere nell'incertezza le valutazione delle loro stesse agenzie di rating come Moody's Investors Service, che è l'ultima ad assegnare a Washington una tripla AAA.

Dobbiamo necessariamente approfittare di questo attuale momento storico per portare a nostro vantaggio le crepe che si sono generate nel sistema usurocratico. In Occidente si dovrebbe creare un nuovo sistema economico-monetario, una nuova Bretton Woods, per far sì che ogni popolo diventi proprietario della propria moneta attraverso il sacrosanto diritto ad esercitare una vera Sovranità Monetaria, dove gli scambi commerciali vengano fatti circolare anche attraverso un circuito pubblico come asset strategico e non come avviene oggi con quell'attuale SWIFT gestito dall'usurocrazia globalista.

                                                                                   Cosimo Massaro




 

2 commenti:

  1. Bene, forse anche in questa occasione sarà valido il detto "chi troppo vuole nulla stringe"?...auspichiamo di si, che la sete di potere che hanno i globalisti luciferini ingoi loro stessi., auspichiamo fortemente!!

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  2. Sono d accordo su tutto ciò che hai scritto. Basta con i criminali USA che hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Elena TA

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