É stato approvato dal Parlamento ucraino un disegno di legge, voluto da Zelensky, mirato a mettere al bando la Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca, dove avrebbero votato a favore 265 deputati, cioè 39 in più rispetto al minimo richiesto.
Questa nuova legge concede nove mesi a tutte quelle parrocchie, che sono ancora la maggioranza nel Paese, a tagliare tutti i legami con la Chiesa ortodossa russa. In pratica, da questo momento, la Chiesa russa che nasce proprio a Kiev nel 988 con il battesimo del principe Vladimir I di Kiev (convertitosi al cristianesimo della Rus' di Kiev), non potrà più essere legale nel Paese tanto che secondo il Presidente ucraino questa legge “difende la sicurezza nazionale e la nostra indipendenza spirituale”.
Il vescovo metropolita Klyment della Chiesa ortodossa ucraina si difende insistendo che la loro Chiesa è indipendente da Mosca e definisce la nuova legge incostituzionale affermando che: “la nuova legge viola la Costituzione ucraina e una serie di obblighi internazionali che lo Stato deve rispettare. Il provvedimento ci riporta alla mente non solo l’ideologia atea dell’epoca sovietica ma anche i suoi metodi per vietare la Chiesa. Del resto coloro che non capivano Cristo lo crocifissero con accuse politiche”.
Reazioni importanti sono giunte anche da parte russa con le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova citata dalla Tass: “L'obiettivo qui è quello di distruggere alla radice la vera Ortodossia canonica sostituendola attraverso la sostituzione di una falsa Chiesa”...e questo atto ci deve riportare alla mente quanto è accaduto anche a casa nostra e quanto sta ancora accadendo con l'attuale falsa Chiesa “bergogliana”, non più cattolica.
Bisogna tenere presente che in Ucraina la chiesa originaria, cioè quella legata a Mosca, è ancora a maggioranza con oltre ottomila strutture collocate nel Paese (secondo i data ufficiali di governo), pertanto anche i fedeli stentano a trasferirsi nella nuova Chiesa ortodossa Ucraina. Questo dato dovrebbe far riflettere sul fatto che buona parte della popolazione ucraina è sempre legata alla Russia e alla sua cristianità ortodossa guidata dal Patriarca Kirill ( Cirillo I).
Questa attuale guerra si manifesta sempre più per quello che è, cioè una guerra combattuta principalmente sul piano spirituale, religioso e valoriale. Rimanendo anche solo in ambito cristiano, vediamo che non tutti le confessioni sono allineate, tanto che attualmente quella più combattuta dai globalisti è sicuramente la cristianità ortodossa russa. Quella cattolica, per ora, non desta problemi da quando è caduta sotto il loro controllo attraverso il golpe avvenuto in vaticano con la destituzione di Benedetto XVI messo in sede impedita e sostituito da Bergolio che si è solamente adoperato nell'ambito del solo Ministerium petrino, secondo quanto ben denunciato dal Dott. Andrea Cionci e da Don Alessandro Minutella, mentre il cristianesimo anglosassone rimane sicuramente una radice fondante a tutti quegli attuali disvalori portati avanti dai globalisti.
Quando ormai l'attacco al cristianesimo imperversa in tutti gli ambiti, come avvenuto per esempio anche alle ultime olimpiadi francesi chiaramente blasfeme dove era fatto divieto di esporre i simboli religiosi, abbiamo visto tutti quanti la forza di Novak Djokovic che si è fatto il segno della Croce davanti al mondo...e questo è sicuramente un grande segnale di speranza.
Cosimo Massaro
Ciò che ha fatto Zelensky è paragonabile ad una grande ferita inflitta alle Stato. Disapprovo mentre tanto di cappello al tennista che ha mostrato al mondo la sua imperitura fede cattolica.
RispondiEliminaLa guerra in Ucraina (voluta da Inghilterra e Stati Uniti),ha coinvolto persone che condividono il medesimo pane.In Ucraina scrivono in cirillico esattamente come i Russi,.
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