sabato 3 agosto 2024

LE OLIMPIADI DELLA BLASFEMIA E DELL'ASSURDO

Purtroppo non è bastata la cerimonia di apertura delle olimpiadi blasfeme nei confronti del nostro cristianesimo ma addirittura nell' attività agonistica della boxe si sta andando oltre mettendo a rischio anche la salute delle  atlete donne. 

Lo "spettacolo" indecoroso d'apertura delle olimpiadi ha generato forti malumori   addirittura nel mondo islamico, tanto  che si sono  sentiti in dovere di difendere la figura di  Gesù Cristo dato che per loro Egli è  anche un  profeta.

Una delle più importanti istituzioni islamiche sunnite, il  seminario islamico egiziano di Al-Azhar, con un suo comunicato pubblico, riferendosi alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di Parigi 2024  ha dichiarato quanto segue :

“Non accettiamo alcun insulto ai profeti di Dio e mettiamo in guardia contro il pericolo di abusare delle opportunità globali per normalizzare gli oltraggi contro le religioni.

Questa cerimonia si è presa gioco di Gesù Cristo, uno dei grandi profeti divini, e ha mancato di rispetto ai sentimenti di coloro che credono nella religione, nella sua morale e nei suoi alti valori umani.

Profeti e messaggeri sono le migliori creature di Dio, che Egli ha scelto affinché potessero trasmettere al mondo il giusto messaggio.

Al-Azhar e quasi due miliardi di musulmani credono che Gesù (pace su di Lui) sia il messaggero di Dio e che insultare Egli o uno qualsiasi dei profeti sia vergognoso e ripugnante”.

Se dal mondo islamico sono giunte le giuste proteste in merito alla  vergognosa cerimonia offensiva e blasfema, nulla è giunto  da  Bergoglio (cioè colui che dovrebbe difendere i valori cristiano cattolici)  che  si è   limitato solo  ad uno scontato messaggio di pace:   "Mentre la pace nel mondo è seriamente minacciata, auspico vivamente che tutti rispettino la tregua olimpica, nella speranza di risolvere i conflitti e ripristinare la concordia".

Potremmo definirle le olimpiadi dell'assurdo se non fosse tutto  vero come il caso della nostra pugile azzurra, Angela Carini,  che dovrà combattere contro il pugile algerino Imane Khelif, un uomo che si sente donna (transgender) ammesso alla competizione olimpica per combattere nella categoria femminile.  

A questo punto il problema diventa molto serio e pericoloso anche da un punto di vista pratico e non solo ideologico (in questo caso parlo  da atleta agonista di sport da combattimento di Kick boxing- K1 e maestro di arti marziali) perché  far combattere nella  stessa categoria di peso  una donna contro un uomo, perché fisicamente di questo si tratta, è molto rischioso per l'incolumità dell'atleta donna. 

A questo punto auspicherei che tutte le atlete  si ribellassero  ad una tale ingiustizia sportiva causata da una ideologia gender che sta portando tutto lo sport a limiti assurdi e senza senso, totalmente fuori da ogni logica. 

Bisogna considerare che lo stesso atleta transgender è stato già squalificato dai mondiali di boxe 2023 perché fingeva di essere donna...solo che alle  olimpiadi dell'assurdo tutto è concesso... purtroppo!!!

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