sabato 3 agosto 2024

BOXE FEMMINILE - LE OLIMPIADI DELLA VERGOGNA

Purtroppo una  Europa ormai scristianizzata non può produrre altro che "frutti" blasfemi proprio come queste olimpiadi che  potremmo definirle  dell'assurdo se non fosse tutto  vero come il caso della nostra pugile azzurra, Angela Carini,   messa a combattere contro il pugile algerino Imane Khelif, una atleta  con evidenti disfunzioni ormonali e genetiche tanto da avere la maggior parte dei suoi cromosomi XY tipici dei  caratteri maschili. È chiaro che, al  pugile algerino, il comitato olimpico se non fosse stato  impegnato a portare avanti  una battaglia ideologica, non lo  avrebbe  mai dovuto  ammettere   alla competizione olimpica dandogli la possibilità di combattere nella categoria femminile, in alternativa avrebbe dovuto creare una categoria apposita...non si può fare? Bene, allora non lo fai combattere,  oppure, se il suo corpo è a predominanza genetica maschile lo fai combattere nelle categorie maschili. 

È chiaro come il sole che questa faccenda sia strumentalizzata appositamente per creare il caso mediatico da utilizzare ai fini delle battaglie ideologiche globaliste.
Purtroppo chi ci andrà di mezzo saranno sempre e solo gli  atleti coinvolti e i loro sogni. 

La nostra atleta italiana è stata costretta ad abbandonare l'incontro  solo dopo pochi secondi dal suono della campana  perché il suo avversario "uomo" avendo troppo testosterone in corpo era in grado di colpire con estrema  potenza la figura della sua avversaria donna ( in questo caso vera donna).

In pratica, alla nostra atleta italiana è stata tolta la possibilità di poter vincere una medaglia d'oro e di poter concretizzare il proprio sogno olimpico a causa di una ideologia folle come quella genderista. 

Ha fatto benissimo la Carini ad abbandonare l'incontro, anzi si sarebbe dovuta rifiutare di indossare  i guantoni denunciando in anticipo la scandalosa decisione presa dal comitato olimpico, perché  il problema sarebbe potuto  diventare  molto serio e pericoloso anche da un punto di vista pratico e non solo ideologico (in questo caso parlo  da atleta agonista di sport da combattimento di Kick boxing- K1 e maestro di arti marziali), tanto che la Chiarini ha dichiarato : "un pugno mi ha fatto troppo male"

È totalmente scorretto  e anche notevolmente  pericoloso far combattere nella  stessa categoria di peso  una donna contro un uomo ( fisicamente di questo si tratta), perché l'incolumità della stessa atleta italiana in questo caso  è stata messa a forte rischio, essendo il pugilato , uno sport molto duro...parlo per esperienza!

A queste olimpiadi,  sin da subito,  tutte le  atlete  si sarebbero dovute  ribellare  a tali follie   sportive  causate  da una ideologia gender che sta portando tutto lo sport a limiti assurdi e senza senso, totalmente fuori da ogni logica. 

Bisogna considerare che lo stesso atleta algerino con disfunzioni ormonali era  già stato già squalificato dai mondiali di boxe 2023 perché non conforme al combattimento nelle categoria femminile ...solo che alle  olimpiadi dell'assurdo tutto è concesso... purtroppo!!!

Riporto un estratto del comunicato ufficiale della L'International Boxing Association ( IBA) in merito alla squalifica di Imane Khelif  e  Lin Yu-ting al campionato mondiale IBA Women's World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023 :  

"Il 24 marzo 2023, l'IBA ha squalificato le atlete Lin Yu-ting e Imane Khelif dagli IBA Women's World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023. Questa squalifica è stata causata dal mancato rispetto dei criteri di ammissibilità per la partecipazione alla competizione femminile, come stabilito e stabilito nei regolamenti IBA. Questa decisione, presa dopo un'attenta revisione, è stata estremamente importante e necessaria per mantenere il livello di correttezza e la massima integrità della competizione. Da notare che gli atleti non sono stati sottoposti a un esame del testosterone, ma a un test separato e riconosciuto, i cui dettagli rimangono riservati. Questo test ha indicato in modo conclusivo che entrambi gli atleti non soddisfacevano i criteri di ammissibilità necessari richiesti e sono stati trovati in vantaggio competitivo rispetto alle altre concorrenti donne...I nostri comitati hanno esaminato e approvato rigorosamente la decisione presa durante i Campionati del mondo. Mentre l'IBA rimane impegnata a garantire l'equità competitiva in tutti i nostri eventi, esprimiamo preoccupazione per l'applicazione incoerente dei criteri di ammissibilità da parte di altre organizzazioni sportive, comprese quelle che supervisionano i Giochi olimpici. Le diverse normative del CIO su queste questioni, in cui l'IBA non è coinvolta, sollevano seri interrogativi sia sull'equità competitiva che sulla sicurezza degli atleti."

Link del comunicato integrale della  IBA: 

https://www.iba.sport/news/statement-made-by-the-international-boxing-association-regarding-athletes-disqualifications-in-world-boxing-championships-2023/

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