domenica 3 marzo 2024

MACRON FOMENTA LO SCONTRO DIRETTO CONTRO LA RUSSIA

 

L'asticella verso un conflitto diretto tra Nato e Russia si sposta sempre di più. 

Ormai il dibattito, tra gli alleati occidentali, è stato aperto palesemente e per questo ci ha pensato l'ex banchiere, oggi Presidente della Repubblica Francese, Emanuel Macron, sponsorizzato a suo tempo, per il suo attuale ruolo, dal suo mentore il banchiere ed economista Jacques Attali.

Macron, al termine della conferenza di Parigi del 26 febbraio, dove i leader dei Paesi Europei si sono riuniti per discutere sulle eventuali iniziative da prendere a sostegno dell'Ucraina contro la Russia, ha aperto alla possibilità di inviare direttamente forze armate occidentali. Secondo il presidente francese, anche se per ora “Non c'è consenso in questa fase (da parte dei 21 leader europei presenti alla riunione. nda) per inviare truppe sul terreno non bisogna escludere nulla. Faremo tutto il possibile per impedire alla Russia di vincere questa guerra. Siamo in un momento critico di questo conflitto che ci impone di prendere l'iniziativa”.

Naturalmente la risposta del Cremlino non si è fatta attendere e ha fatto sapere, tramite il suo portavoce, Dmitry Pesko, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano cosa avrebbe fatto la Russia davanti ad una eventuale situazione che il fatto stesso di discutere della possibilità di inviare in Ucraina alcuni contingenti dei Paesi della Nato è un nuovo elemento molto importante... in questo caso, dovremmo parlare non della probabilità, ma dell'inevitabilità di un conflitto diretto”

Sebbene la proposta per ora non abbia avuto un sostegno condiviso, sicuramente questa spinta in avanti verso un conflitto diretto con la Russia è perfettamente in linea con quanto affermo da tempo, cioè che i banchieri usurocratici globalisti, per non perdere il loro potere, mirano in tutti modi all'allargamento della guerra. Per ora anche la Casa Bianca mette un freno alle dichiarazioni di Macron dichiarando: “La Nato non invierà truppe all'Ucraina”.

A parer mio, anche se al momento gli USA stanno frenando l'iniziativa proposta da Macron, c'è poco da essere sereni, perché la ritengo solo una strategia per valutare il consenso popolare, anche perché gli Stati Uniti si preparano alle elezioni, pertanto fare dichiarazioni a favore di un conflitto diretto con la Russia, in questo momento non porterebbe certo voti, anzi accadrebbe l'esatto contrario e l'establishment che sta dietro Biden questo lo sa molto bene.

In conclusione, per quello che possa valere riporto anche la posizione dell'Unione Europea che tramite il suo portavoce Peter Stano (Servizio Europeo per l'Azione Esterna, il SEAE) il 27 febbraio comunica alla stampa quanto segue: “La posizione dell’Unione Europea è chiara dall’inizio della guerra, dobbiamo sostenere l’Ucraina per vincere questa guerra di difesa, la maniera e la forma del sostegno specifico militare è una decisione autonoma di competenza sovrana degli Stati membri non c’è alcuna decisione a livello Ue sull’invio di truppe per rafforzare l’esercito ucraino”. Tanto sappiamo bene che l'Unione Europea, come colonia USA, sarà pronta a cambiare la sua posizione nel momento in cui il suo padrone glielo dovesse chiedere.

 

                                                                                                     Cosimo Massaro



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