L'autostrada del transumanesimo che si sta percorrendo, cioè un periodo di transazione tra uomo-macchina, verso il postumanesimo, cioè andare oltre quell'essere umano per come è stato generato dal Creatore sembrerebbe ormai ad uno stato avanzato.
Elon Musk in questi giorni ha annunciato la notizia che attraverso la sua start-up, Neurolink, ha impiantato per la prima volta un chip nel cervello di un essere umano, denominato Telepathy. Tale dispositivo permetterebbe di controllare sia il telefono che il computer esclusivamente attraverso il solo uso del pensiero. Naturalmente tali iniziative vengono sempre esposte con i più nobili scopi tanto che l'evento tecnologico viene pubblicizzato e finalizzato, solo positivamente, per l'aiuto di persone disabili senza mettere sul piatto della bilancia a quali reali pericoli potrà portare percorrere questa strada a tutta l'umanità.
Tale notizia è in scia con il pensiero transumanista e postumanista di Yuval Noah Harari, l'uomo di riferimento del World Economic Forum impegnato a diffondere tale percorso culturale mirato a preparare la popolazione, attraverso una nuova “Finestra di Overton”, agli stravolgimenti sociali che l'intelligenza artificiale porterà. Nonostante lui stesso sia il promotore di una nuova umanità dove il Dio Creatore non deve avere più nessun ruolo in merito all'evoluzione umana, mette in guardia dall'estremo potere che tale tecnologia sta acquisendo nella nostra vita quotidiana, senza che la maggior parte della gente se ne renda conto.
A tal proposito in un'intervista su “The Telegraph”, Harari afferma “La nuova generazione di IA non si limita a diffondere i contenuti prodotti dagli esseri umani. Può produrre il contenuto da solo...”, in sintesi non si potrà più distinguere il vero dal falso, cioè non saremo più in grado di distinguere tra la realtà vera da quella generata artificialmente. Nel suo intervento prosegue dicendo: “Se vai online e discuti con qualcuno su qualche questione politica. Forse ti mandano anche un video di se stessi che parlano. Ma non c’è nessuna persona dietro. È tutta intelligenza artificiale. Questa è una minaccia soprattutto per le democrazie più che per i regimi autoritari perché le democrazie si basano sul dibattito pubblico. La democrazia è fondamentalmente dibattito. Persone che parlano tra loro. Se il dibattito viene rilevato dall’intelligenza artificiale, la democrazia è finita”.
Il fatto che ci debba mettere in guardia da tale tecnologia proprio un uomo che della democrazia non si è mai interessato, visto che fa parte di uno dei maggiori centri piramidali del potere globalista, cioè il WEF, fa uno strano effetto. D'altronde anche Elon Musk risulta essere tra i 1000 ricercatori firmatari di una lettera aperta che mette in guardia dall'IA di cui riporto solo un estratto che ritengo rilevante: “Pertanto, chiediamo a tutti i laboratori di IA di sospendere immediatamente per almeno 6 mesi l’addestramento di sistemi di IA più potenti del GPT-4. Questa pausa deve essere pubblica e verificabile e deve includere tutti gli attori chiave. Se tale pausa non può essere attuata rapidamente, i governi dovrebbero intervenire e istituire una moratoria. I laboratori di IA e gli esperti indipendenti dovrebbero utilizzare questa pausa per sviluppare e implementare congiuntamente una serie di protocolli di sicurezza condivisi per la progettazione e lo sviluppo di IA avanzate, rigorosamente controllati e supervisionati da esperti esterni indipendenti. Questi protocolli dovrebbero garantire che i sistemi che vi aderiscono siano sicuri al di là di ogni ragionevole dubbio. Ciò non significa una pausa nello sviluppo dell’IA in generale, ma solo un passo indietro rispetto alla pericolosa corsa verso modelli black-box sempre più grandi e imprevedibili con capacità emergenti...”
Bisogna sempre porre dei limiti etici e morali all'evoluzione tecnologica per far sì che questa non prenda mai il sopravvento sulla vita umana. Quando l'uomo perde il suo punto di riferimento verso Dio, mettendosi al suo posto e pensando di poter fare a meno e meglio di Lui, arrivano sempre i più gravi problemi per tutti noi con le conseguenti punizioni.
Le nuove tecnologie che si vogliono sostituire a Dio, mi lasciano allibita e senza parole. E mi chiedo chi siamo noi, comuni mortali, creati da un Ente Supremo, che vogliamo superare chi ci ha creati? La fede è quella che ci fa andare avanti e superare tutte le difficoltà che incontriamo ma un domani, se non ci sarà più, chi ci aiuterà a vivere? Non sono le macchine che ci fanno nascere ma è la grandezza di Dio.
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