MALATTIA X: AL WEF SI PREPARA LA PROSSIMA PANDEMIA GLOBALE?
Articolo di Cosimo Massaro.
In questi giorni, esattamente dal 9 al 19 gennaio 2024, si è svolto a Davos (Svizzera) l'immancabile incontro dei maggiori potentati globalisti sotto l'organizzazione del World Economic Forum. Tante sono state le tematiche trattate dove si sono discusse le maggiori linee guida globaliste per il prossimo futuro del pianeta.
Le numerose conferenze erano suddivise in quattro macro-aree tematiche:
- L'intelligenza artificiale come motore dell'economia e della società
- Raggiungere la sicurezza e la cooperazione in un mondo fratturato
- Una strategia a lungo termine per il clima, la natura e l'energia
- Creare crescita ed occupazione per una nuova era
Quella che mi ha particolarmente colpito è quella che prende in considerazione la famigerata “Malattia x” nell'ambito di “Una strategia a lungo termine per il clima, la natura e l'energia”. Già dal titolo della conferenza comprendiamo benissimo dove vogliono andare a parare “Preparazione alla malattia X”.
Dal sito del WEF possiamo leggere che la conferenza programmata per il 17 gennaio alle ore 11:30 ha avuto come relatori:
- Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale, Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
- Shyam Bishen, Direttore, Centro per la Salute e l'Assistenza Sanitaria; Membro del comitato
esecutivo del World Economic Forum di Ginevra
- Roy Jakobs, Presidente e amministratore delegato di Royal Philips
- Preetha Reddy, Vicepresidente esecutivo, Apollo Hospitals Enterprise Ltd
- Nisia Trindade Lima, Ministro della Salute, Ministero della Salute del Brasile
- Nancy Marrone, Amministratore delegato dell'American Heart Association
- Michel Demarè, Presidente del consiglio di amministrazione di AstraZeneca Plc
Dalla sintetica descrizione della presentazione possiamo leggere quanto segue: “Con i nuovi avvertimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui una “malattia X” sconosciuta potrebbe causare 20 volte più morti della pandemia di coronavirus, quali nuovi sforzi sono necessari per preparare i sistemi sanitari alle molteplici sfide future?
Questa sessione è collegata alla Partnership per la sostenibilità e la resilienza del sistema sanitario e alla Collaborative Surveillance Initiative del World Economic Forum.”
Già in un mio articolo pubblicato a maggio del 2023 mettevo in guardia in merito a ciò che si stava programmando come prossima pandemia globale e scrivevo quanto segue:
“Questi personaggi, collocati all'apice delle varie piramidi del potere come l'OMS, essendo evidentemente dei “veggenti”, come accennato sopra, sanno di preciso in anticipo cosa accadrà nel prossimo futuro tanto che all'Assemblea mondiale sulla sanità tenutasi a Ginevra tra il 22 e 24 maggio, Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato quanto segue 'Arriverà nuova pandemia e sarà più mortale, facciamoci trovare preparati”, l'esperto non ha nessun dubbio in merito e continua affermando che ci sarà una nuova pandemia e “ quando busserà, e lo farà, dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo ed equo...la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale non è la fine del Covid-19 come minaccia per la salute globale'. Secondo lui esistono ancora altre varianti...una storia infinita!
Nel suo intervento dopo aver citato una lunga lista di possibili patogeni pericolosi che vanno dalla febbre emorragica di Crimea-Congo (con un indice di mortalità dell'88% dei casi), al virus ebola e a quello Marburg, giusto per menzionarne alcuni, arriva infine a citare una nuova e misteriosa “malattia x” identificata per la prima volta nel 2018 'La malattia x rappresenta il riconoscimento di un’epidemia internazionale grave che potrebbe essere causata da un patogeno del quale si ignora la malattia umana'.”
Stiamo molto attenti perché stanno parlando del nulla, in pratica infondono terrorismo mediatico e paura in virtù di un qualcosa al quale non si è nemmeno potuto dare un nome perché ad oggi non esiste nessun nuovo virus e nessuna malattia, tanto che l'hanno dovuta denominare “malattia x”. Bisognerebbe anche capire come riescono a dare percentuali di pericolosità asserendo che tale nuova malattia farà 20 volte più morti rispetto alla psicopamdemia appena passata senza avere nessun dato certo in merito appunto alla famigerata “malattia x”. Ora ci toccherà attendere il resoconto della conferenza per capire ulteriormente dove vogliono arrivare. Una cosa è certa, noi non ci faremo cogliere impreparati!
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