Articolo di Cosimo Massaro
Viviamo
in un periodo epocale dove l'inversione dei valori è diventata una
costante. I globalisti parlano sempre di pace ma sono i più accaniti
guerrafondai spietati del pianeta. Sono oltre 10 mila i morti civili
che Israele, attraverso i suoi bombardamenti, ha causato nella
striscia di Gaza, che pur avendo il diritto di difendersi in questo
determinato momento sta andando veramente oltre.
È bene fare ulteriori chiarimenti in merito a questo conflitto che dura ormai da oltre settant'anni, cioè da quando il 14 maggio del 1948 il sionista David Ben Gurion fondò lo Stato di Israele che non ha nulla a che fare con i veri ebrei di origine semitica che vivevano in Palestina da centinaia d'anni e in pace tra cristiani e soprattutto musulmani.
Anche tante comunità ebree ortodosse e di vera origine semita, maltrattate dai sionisti, sono schierati nettamente in difesa dei palestinesi e sono in totale contrapposizione con le politiche guerrafondaie e colonialistiche delle Stato di Israele. In pratica non tutto il mondo ebraico condivide quello che stanno facendo i sionisti, non solo a livello territoriale cioè in Palestina, ma anche a livello globale attraverso quella cupola monetaria che domina il mondo grazie alla loro moneta debito.
Però parlare di queste cose risulta essere molto pericoloso perché si viene accusati subito di essere antisemiti, niente di più falso! Quindi a scanso di equivoci è meglio fare qualche chiarimento in merito e per spiegare cosa significa essere semiti mi avvalgo di un estrapolato preso dalla enciclopedia Treccani che non possiamo accusare di essere di parte:
“Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo a ovest; in epoca storica, in seguito a migrazioni, le lingue semitiche (siriaco, aramaico, arabo, ebraico e fenicio) si sono diffuse nella regione etiopica e in Africa settentrionale.
Il termine semitico (ted. semitisch) fu usato per la prima volta nel 1781 da A.L. Schlözer per designare le lingue parlate dalle popolazioni che un passo biblico (Genesi 10, 21-31) fa discendere da Sem, figlio di Noè. Dalle lingue passò in seguito a indicare anche i gruppi umani che le parlano, assumendo un valore etnologico e antropologico, che ha però scarsa consistenza”
Sostanzialmente i popoli di origine semitica sono tutti quelli che discendono dalla stirpe di Sem, figlio di Noé, e analizzando la storia sin da quel momento, facendo anche una veloce ricerca, si comprende benissimo che ci sono un'infinità di popolazioni di origine semitica che hanno abitato quelle terre mediorientali dall'antichità fino ai giorni nostri che comprende anche tutte le popolazioni arabe e di conseguenza anche tutte le popolazioni arabe sono di origine semitica!
Riporto solo alcuni esempi di lingue di origine semita per far comprendere quanto la propaganda influenzi i nostri pensieri se non si hanno le giuste armi della consapevolezza per contrastarla facendoci arrivare a conclusioni affrettate.
Tra le lingue più antiche citandone solo alcune troviamo: l'accadico, l'eblaita, l'amorreo, l'ugaritico, il fenicio, l'ebraico, l'aramaico, l'arabo e tanti altri dialetti.
Dunque secondo le loro false accuse, un antisemita dovrebbe essere contro tutte quelle popolazioni che hanno ereditato queste lingue? ...assurdo!
A questo punto criticare quella cupola che governa il mondo, ormai apolide, perché formata da uomini di varia estrazione religioso-storico-culturale non significa essere antisemiti. Criticare l'opera degli Aschenaziti, popolazioni che provengono dall'Europa centrale e orientale, oppure criticare l'opera dei Cazari, popolazioni provenienti dall'Asia centrale, ambedue convertitesi alla religione ebraica e che non hanno nessuna origine semita, tutto ciò non ha nulla a che fare con l'antisemitismo.
Dunque quando si critica l'opera di quelle poche famiglie che governano il mondo come ad esempio quella dei Rothschild e dei Rockefeller, ribadisco, non significa affatto essere antisemiti, semplicemente perché, ambedue le famiglie in realtà provengono appunto da quel popolo aschenazita convertitosi solo in seguito all'ebraismo e che non ha nessun collegamento con quelle popolazioni di origine semitica.
La loro nefasta opera attuata attraverso il loro potere economico-monetario è anche fortemente contestata da tutta quella parte di mondo ebraico di vera origine semitica. A questo punto forse non si pensa tanto male ad ipotizzare che gli stessi ebrei siano stati sacrificati sull'altare dell'olocausto per avere in seguito la giustificazione di instaurare lo stato di Israele, dato che quanto stava accadendo era già noto a coloro che governavano il mondo visto che avevano finanziato tutte le parti in conflitto.
“La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere.”
(Mayer Amschel Rothschild)
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