Articolo di Cosimo Massaro
All'improvviso ci ritroviamo nuovamente nel bel mezzo di un nuovo inasprimento del conflitto tra israeliani e palestinesi. Quanto sta accadendo in questi giorni avrà dei risvolti molto gravi che coinvolgeranno direttamente anche il nostro Paese, pertanto bisogna necessariamente analizzare gli eventi.
Desidero partire innanzitutto dall'analisi degli accadimenti in virtù delle varie ipotesi che si sono fatte sin da subito dopo l'attacco portato da Hamas contro Israele, ma prima di addentrami nelle ipotesi è necessario fare un breve accenno storico per non scordare mai da dove derivano gli atavici problemi di quella terra che si riverberano in tutto il mondo.
Ricordo a chi mi legge che lo Stato di Israele nasce subito dopo la seconda guerra mondiale, precisamente il 14 maggio del 1948 quando David Ben Gurion, proclama ufficialmente la nascita dello Stato d'Israele diventando primo ministro del nuovo Stato.
Già da quel primo giorno le armate arabe di Siria, Giordania, Egitto e Iraq attaccarono il nuovo Stato costruito sulla carta grazie alla decisione presa dai potentati usurocratici che da sempre hanno pianificato le sorti dei popoli. Tutta quella terra che prima era dei palestinesi oggi è stata occupata quasi totalmente da Israele richiudendo i palestinesi nella striscia di Gaza.
In pratica una “riserva indiana” dove non possono nemmeno avere la gestione della propria acqua potabile. Non si è rispettato equamente il diritto dei due popoli di possedere la propria terra con due Stati differenti e con una divisione bilanciata delle risorse. È un dato di fatto che la parte israeliana ha usurpato indebitamente tutta l'altra parte.
In questo nuovo attacco portato avanti all'improvviso da parte di Hamas, struttura politico-militare estremista e finanziata sin dalle sue origini (anni '80) per contrastare l'opposizione al sionismo giudaico portato avanti dall'ottimo OLP di Yasser Arafat, sono state utilizzate anche armi di nuova generazione che bisognerebbe chiedersi da dove siano giunte.
Bisognerebbe anche chiedersi come sia stato possibile che uno degli Stati più controllati del mondo, con il più potente servizio segreto del mondo, il Mossad, si sia fatto colpire in questo modo così violento.
Infatti, questa volta non si è trattato della consueta intifada combattuta dai palestinesi con pietre e fionde, oppure da quegli sporadici missili lanciati dalla striscia di Gaza che di solito cadono un pò qua e un po' là.
Questa volta si è trattato di un vero attacco militare che ha sfondato anche quel confine tra la striscia di Gaza ed Israele, ultra controllato dall'esercito israeliano. L'attacco di Hamas ha generato una reazione molto violenta da parte di Israele che ha già causato oltre mille morti palestinesi.
Ora bisognerebbe chiedersi a chi giova tutto questo nuovo stato di tensione generale che ha visto compattarsi nuovamente tutto il fronte occidentale globalista sulle sole ragioni d'Israele, proprio quando sul fronte russo-ucraino la guerra, contro la Russia, ormai risulta persa da parte dei globalisti, che a parer mio, molto probabilmente a breve dovranno sedersi ad un tavolo con la Russia per stabilire degli accordi.
Bisognerebbe ulteriormente chiedersi a chi giovano le azioni estremiste portate avanti da Hamas, quando queste strutture estremiste sono direttamente finanziate anche da fondi occidentali come accaduto già con l'ISIS contro la Siria oppure come quando Bin Laden fu finanziato per opporsi alla l'URSS e più di recente come il fronte ucraino di stampo nazista si è alimentato per opporlo contro l'attuale Russia.
Dobbiamo comprendere che l'oligarchia globalista sovranazionale, indipendentemente dagli Stati che governano attraverso i loro politici, cioè i camerieri dei banchieri, attualmente ha bisogno di un' economia di guerra per sostenere tutto il loro impianto costruito sulla loro moneta debito, nata dal nulla, cioè fiat, con in testa il petrodollaro e il dollaro che sta crollando inesorabilmente.
Bisogna guardare a questo nuovo conflitto con molta attenzione perché si è generata una nuova scintilla che potrebbe innescare un nuovo conflitto mondiale, anche sul piano militare, per ora scongiurato dal fronte ucraino-russo.
Il conflitto globale ormai è in atto da anni soprattutto sul piano economico-monetario e su quello culturale pertanto dobbiamo sempre augurarci che non si trasferisca anche sul piano militare con il coinvolgimento dei popoli mandati al fronte come carne da macello sempre per gli interessi usurocratici dei globalisti luciferini.
Tutto quanto è stato scritto è assolutamente vero. È ora che il Mondo sappia che non è più tollerabile la presenza di poteri occulti che da più di due secoli governano il mondo con guerre e genocidii
RispondiElimina