I “BRICS” non subiscono nessuna frenata e continuano a volare con una crescita senza fine.
I veri Paesi isolati sono quelli “occidentali” servi dell'usurocrazia internazionale che domina attraverso la sua moneta debito, ormai alle battute finali, dato che anche la sua ultima creatura, cioè la moneta “fiat” rappresentata in prima linea dal dollaro e dal petrodollaro è al suo stadio terminale come quello di un cancro che uccide l'organismo che lo ospita, come anche la moneta debito sta ammazzando economicamente e socialmente i paesi che la utilizzano.
Anil Sooklal, ambasciatore dei BRICS in Sudafrica e responsabile dei legami economici con i Paesi asiatici, ha affermato che 22 Paesi hanno richiesto ufficialmente di unirsi al gruppo che attualmente include Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, rappresentando oltre il 40% della popolazione mondiale e quasi un quarto del PIL mondiale.
Per adesso la nuova alleanza economica globale si sta presentando inclusiva, multipolare ed equa, pronta ad aprire le sue porte a chiunque ne faccia richiesta, mettendosi di contrasto al monopolio usurocratico globalista che fino ad oggi ha governato il mondo, pertanto bisogna cogliere positivamente tali eventi in antitesi ai progetti del NWO.
Per il 22 e il 24 agosto 2023 è previsto il 15° summit dei BRICS che si terrà in Sudafrica dove tra i punti programmatici essenziali, oltre al potenziamento delle collaborazioni economiche tra i vari Paesi aderenti, ci sarà anche l'importante discussione sulla creazione di una nuova valuta da utilizzare per gli scambi internazionali, un nuovo strumento monetario finalizzato a favorire le economie locali e a contrastare palesemente l'attuale predominio globale del dollaro.
Al summit sudafricano non prenderà parte direttamente il presidente Putin, per non mettere in difficoltà il Paese organizzatore dell'incontro, perché sul suo capo pesa ancora il mandato di arresto internazionale per “crimini contro l'umanità” emanato dalla Corte Penale Internazionale (non riconosciuta dalla Russia), perciò sarà rappresentato in presenza dal suo ambasciatore degli esteri, Sergej Lavrov.
Secondo l’ambasciatore sudafricano Anil Sooklal, la decisione sarebbe stata presa in accordo tra Russia e Sudafrica per non creare problemi al governo di Pretoria. Infatti il Paese africano, essendo membro della Corte Penale Internazionale e avendo firmato lo Statuto di Roma, avrebbe l'obbligo internazionale di arrestare il leader russo qualora mettesse piede nel proprio Paese.
Tutti quegli organismi sovranazionali insieme al crollo imminente del dollaro, stanno mostrando le loro crepe, ne è un ulteriore prova il fatto che, nonostante il mandato di cattura da parte della Corte Penale Internazionale di cui anche il Sudafrica fa parte, il suo Presidente ha preferito bypassare il suo obbligo di arresto nei confronti di Putin con un escamotage.
Questo dovrebbe far capire quanta fiducia e quanto consenso riscuote il leader Russo, smontando la vulgata globalista che vuol mostrare il Presidente russo sempre più isolato. Il veri isolati sono i Paesi globalisti occidentali e i tutti i loro leader con a capo gli USA .
Per adesso vedo con molta positività quanto sta accadendo con i BRICS, però, come ribadisco sempre, per evitare di cadere dalla padella alla brace, approfittando delle crepe del sistema e dello scontro globale fra i vari sistemi economici-monetari che si stanno dividendo il pianeta, noi in quanto Italia, dovremmo sfruttare questo periodo per mettere in atto un vero strumento monetario interno, libero da debito e di proprietà del popolo italiano di pari passo con la creazione di un sistema di circolazione monetaria interna indipendentemente da ciò che accadrà a livello globale nell'attuale scontro epocale in corso.
Se lo faranno, ci salveranno! Per riprenderci, dobbiamo staccarci da chi vuol tenere ad ogni costo il potere su di noi italiani.
RispondiEliminaQualsiasi notizia che , in qualche modo e misura, possa far presagire un indebolimento dell' influenza geopolitica del dollaro, non può che essere salutata con favorevole interesse, tenuto conto del peso che la moneta Usa ha sul piano delle mai sopite ambizioni imperialistiche delle retrostanti componenti usurocratiche .
RispondiEliminaTuttavia, a parte il fatto che non è facile prevedere la tempistica di un seppur auspicabile ridimensionamento dell' influenza politica della valuta statunitense, non bisogna dimenticare che il problema prioritario è quello del superamento del sistema della moneta-debito, obiettivo che, per quanto riguarda noi italiani, andrebbe perseguito innanzitutto a livello nazionale a cominciare dalla creazione di una moneta parallela all ' euro emessa, ovviamente, non a debito, bensì accreditata ai cittadini, secondo la magistrale lezione del compianto prof. Giacinto Auriti.
Circa le modalità attraverso cui realizzare questo primo step verso la piena sovranità monetaria, sarebbe opportuno aprire un serio e sincero confronto tra le diverse componenti che sostengono l' affermazione della moneta positiva.
Ma, ahinoi, sembra che il fronte del sovranismo monetario sia ancora troppo frammentato ed anche, forse, alquanto timido e/o non del tutto convinto come, ci sia consentito e con l' auspicio di sbagliarci, sembrerebbe dimostrare l' esperienza sinora maturata pure dalla destra al governo.
Sarebbe troppo chiedere una concreta iniziativa finalizzata alla convocazione degli “Stati generali”, solo ed esclusivamente su questo specifico tema (moneta complementare), sì da costituire una lobby trasversale, un vero e proprio gruppo di pressione nei confronti dell’ attuale governo , che, nonostante tutto, annovera al suo interno apprezzabilissimi nomi che si sono fortemente caratterizzati per la critica e per il superamento del sistema della moneta debito?