Nulla di nuovo sotto al sole che la storia non abbia già visto, basta conoscere il nostro passato per non stupirsi di quanto sta accadendo in questo periodo epocale dominato dall'usurocrazia che con il suo strapotere economico-monetario è in grado di comprare tutto e tutti collocando nelle varie piramidi del potere uomini chiave a loro asserviti, poiché ricattabili oppure per semplice brama di potere e denaro.
Socrate fu condannato e messo a morte con la cicuta perché accusato di plagiare i giovani. Se portare i giovani a sviluppare il proprio senso critico mettendo il proprio pensiero al servizio della ricerca per la Verità deve essere considerato un reato, allora Socrate in questo caso fu colpevole del suo “tremendo crimine”.
Il grande filosofo greco fu sempre in contrasto con i sofisti, che utilizzavano la forza della retorica per plagiare le masse attraverso le capacità oratorie e dialettiche con lo scopo di portare consensi a quelle forze politiche che li avevano assoldati per il loro nefasto scopo. I sofisti, non credendo in una verità assoluta esistente nel creato, erano propensi a piegare la realtà attraverso una menzogna travestita di verità, giusto per avere un immediato guadagno.
Gesù Cristo stesso fu messo in croce con un verdetto “democratico” quando Pilato chiese al popolo di scegliere chi dovesse liberare tra Gesù o Barabba e il popolo ebraico, preventivamente plagiato e pagato da quel sinedrio giudaico che Cristo rimproverò per i suoi misfatti, scelse Barabba.