La guerra monetaria globale è alle sue battute finali
L'imperialismo globale della moneta debito creato e gestito dall'usurocrazia internazionale ha origine nel 1694, data della nascita della Banca d'Inghilterra. Da quella data in poi tutto il mondo é diventato una colonia monetaria
Questo imperialismo di stampo anglosassone e sionista, che oggi incorpora in sé anche tutta la finanza globale proveniente dalle più svariate culture e tradizioni è alla battute finali. La scintilla terminale di questo SCONTRO GLOBALE a livello monetario è avvenuta con il conflitto Ucraino-Russo.
La fine degli accordi di Bretton Woods, avvenuti il 15 agosto del 1971 per volere di Richard Nixon, fece cessare la copertura aurea dietro l'emissione monetaria e da quel momento in poi nacque la moneta fiat (cioè una valuta senza convertibilità dichiarata a corso legale).
Il dollaro statunitense fu l'ultima moneta convertibile in oro e dopo la sua cessazione si ancorò al petrolio. Fu così che nel 1973 nacque il petrodollaro, uno standard monetario basato su accordi tra Stati Uniti e Arabia Saudita per scambiare ogni barile di petrolio con dollari della Federal Reserve, in cambio di armi americane e della protezione militare dei giacimenti petroliferi.
Tutto questo potere monetario dato in mano agli USA gli ha permesso di fare continue guerre in tutto il mondo per mantenere in piedi l'egemonia del dollaro e per imporre il signoraggio planetario in tutte le parti del pianeta. L'obbligo di acquistare petrolio solo in dollari, in una economia produttiva basata quasi esclusivamente sul petrolio, ha concesso un enorme potere agli USA e al suo petrodollaro.
Se a tutto questo aggiungiamo anche il potere di quella struttura che consente la circolazione monetaria a livello globale attraverso il circuito SWIFT, comprendiamo perché ormai molti paesi del mondo si sono stancati di essere solo colonie di uno strapotere globale che ti punisce se non sei allineato ai punti programmatici della loro agenda.
La nascita dei BRICS, nel 2010, formatosi da Brasile, Russia, India e Cina oggi si sta allargando a tanti altri Paesi che non vogliono più essere colonia dell'egemonia globale del dollaro. Questa nuova istituzione economica e politica non vuole più essere schiava dell'esclusiva volontà di Washington, pertanto stanno anche progettando una nuova valuta di riferimento tra i vari Paesi che ne fanno parte, con alla base un paniere comune che ne garantisca il valore, seguendo la scia della guerra economica portata avanti dalla Russia del Presidente Putin che alla base del Rublo ha messo valori reali come petrolio, gas e oro.
Stanno anche sviluppando sistemi di pagamento che permetteranno gli scambi tra i vari Paesi per bypassare il circuito SWIFT, totalmente gestito dall'usurocrazia internazionale, per evitare che accadano le stesse cose che sono avvenute oggi con la Russia, quando, con le sanzioni, gli è stato bloccato tale circuito, congelando di conseguenza anche tutta quella ricchezza depositata in tutte quelle banche occidentali.
Per tale motivo se l'Arabia Saudita, fino ad oggi alleata degli USA, dovesse entrare definitivamente nel BRICS, così come annunciato ufficialmente secondo la sua volontà, si darebbe il colpo finale al petrodollaro, che fino a questo momento lo sosteneva. Attualmente le tensioni tra i due paesi sono sempre più ai ferri corti e sembrerebbe che l'Arabia Saudita non fornirà più petrolio agli Stati Uniti e non si fornirà più di armi da loro ma dalla Russia.
Questo l'oligarchia globalista e luciferina non se lo può permettere, sa che perderebbe il suo potere primario che ha per imporre i punti programmatici del NWO, ormai alle battute finali.
La guerra militare allargata a livello planetario è quello che stanno cercando di provocare in tutti i modi, per bloccare a tutti i costi il processo di dedollarizzazione messo in atto dai Paesi ribelli. Solo la colonia europea sta rimanendo fedele al petrodollaro statunitense, con una classe dirigente che per servilismo è disposta a deiundustrializzare tutto il continente europeo per continuare a mantenere in piedi l'economia americana.
Il grande reset progettato al world economic forum è in piena attuazione solo nei nostri paesi occidentali. Prepariamoci ai tempi duri che si prospettano, lavorando soprattutto sul piano spirituale, in modo da essere pronti ai cambiamenti che verranno nei prossimi anni
“Chi non s'intende di economia non capisce affatto la storia.” (Ezra Pound)
Cosimo Massaro
Chiaro e lineare come sempre
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