La guerra fratricida interna sul fronte del dissenso alimenta solo il potere costituito
Non posso nascondere la mia amarezza nel vedere, appena siamo caduti nella frenesia delle elezioni, la guerra fratricida che si è scatenata all'interno di quel fronte antisistema che in questi due anni di “pandemenza” ha riempito le piazze di tutta Italia. Tutto questo alimenta solo quella divisione funzionale ai veri potentati che governano il nostro Paese.
Anche se sono vari i fattori che hanno amplificato tutto questo, tale comportamento non è giustificabile, pertanto, cercando di vedere sempre il lato positivo, questo periodo servirà a far cadere quelle ulteriori maschere di tutti coloro che non lavorano con vero intento puro, perché mossi solo da interessi egoici.
Personalmente, pur avendo lavorato tanto, anche dietro le quinte, per cercare di unire tutto quel fronte del dissenso, devo prendere atto che non ci sono riuscito né io e né tanti altri colleghi che hanno lavorato per lo stesso scopo. A questo punto, anche se non si è realizzato quel fronte unico che tutti auspicavamo, bisogna mantenere la barra dritta del timone. Il buon navigatore, in questo periodo tempestoso, deve continuare ad andare avanti per non essere sommerso dalle onde, pertanto si deve necessariamente continuare a lottare, in questo caso in senso politico, con ciò che abbiamo, anche se le regole le detta il sistema.