Oltre la pessima scelta della data, abbiamo anche i guru dell'astensionismo che sui social e in tutte le chat possibili e immaginabili, cercano di convincere gli interlocutori, con tesi anche ben articolate, di non andare a votare perché non ha nessun senso votare in un sistema falsamente democratico dove tutto l'arco parlamentare è ormai compromesso, perché dominato esclusivamente da forze sovranazionali usurocratiche. Quindi non ha nemmeno senso votare per tutto quel mondo del dissenso, che in questi due anni si è formato, perché diviso ed infiltrato da più parti, da uomini che lavorano sotto falsa copertura, per convogliare nuovamente tutto il dissenso su un binario morto come è stato con il M5S.