lunedì 4 aprile 2022

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA VLADIMIR PUTIN

Di seguito riporto una lettera aperta, scritta insieme ad un gruppo di  amici intellettuali,   indirizzata al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin  , chiunque,  può copiarla e modificarla secondo le proprie esigenze per sepedirla, in versione cartacea, oppure   tramite mail all'ambasciata Russa, o semplicemente per  condividerla nei propri social. Tale lettera è libera ed ognuno può accreditarsi la propria  paternità se condivide quanto scritto. (MAIL: ambrus@ambrussia.it)



Signor Presidente,

con questa lettera si  intende esprimerLe tutto il   dissenso dalla dissennata politica estera, che il   Paese l'Italia, sta attuando nei confronti di tutto il popolo russo, da Lei ottimamente rappresentato. La Russia, ha tutta la vicinanza umana, politica, culturale e spirituale di una vasta parte del popolo italiano, perché questa è altamente consapevole dei fatti che l'hanno spinta ad agire in questo modo.

Nel Suo operato, intravvediamo, non solo un baluardo contro l'arroganza filistea del mondo anglosassone, ma percepiamo anche quella profonda affinità che lega noi europei, che lega Mosca a Roma, Ekaterinburg a Vienna , San Pietroburgo a Berlino.

Questo attuale Occidente, non è il nostro: pertanto non ci rappresenta. Questo è l'Occidente dell'usurocrazia apolide, dei creatori della moneta debito, dei colossali fondi d'investimento come “Blackrock” e “Vanguard”, delle varie multinazionali, del World Economic Forum di Davos e di tutto il potere economic-monetario spadroneggiante sul pianeta. Il vero occidente affonda le sue radici nel Mediterraneo, nella civiltà greco-romana e, in seguito, in quella Cristiana, che ne ha fatto la sintesi delle due precedenti. Sappiamo perfettamente che attualmente stiamo vivendo uno scontro epocale tra il mondo dello spirito dei popoli e della tradizione, ben rappresentato dal suo operato, contro quello del modernismo, del trans-umanesimo, del post-umanesimo; e tale battaglia, come accade da secoli, si svolge principalmente attraverso il dominio dello strumento monetario.


Quella stessa cristianità che anima i nostri rispettivi popoli, dà linfa e alimento ad una mondo che si vuole ancorato ai valori del bello e del giusto. Siamo particolarmente sensibili alle Sue azioni perché viviamo all’interno di una società liquida, che ha fatto dell’indeterminatezza un ideale e del relativismo etico la propria bandiera, imbevuta ora più che mai da farneticanti visioni di una “modernità disumana”, che rifila un calcio alla Tradizione ed alle Tradizioni, spine dorsali esistenziali dei nostri rispettivi popoli.

Sarà per questo, forse, che le strutture politiche che ci dovrebbero rappresentare perseguono più fumosi obiettivi sociali, che non concreti ed universali traguardi politici. Il bene della pace, per essere tutelato, deve abbeverarsi alla fontana della verità e non nella pozzanghera dei mestatori e dei fraudolenti. Pertanto, ci dissociamo radicalmente dalle dissennate sanzioni, che vengono imposte al Suo paese al solo fine di piegarne le volontà e di minarne l’ indipendenza. Oltre che essere ingiuste, tali sanzioni non rispondono all’interesse dei popoli europei, la cui casa comune noi sentiamo come l'unico spazio in cui la nostra identità può essere presente.

Ci rivolgiamo quindi a Lei perché sappia, ed assieme a Lei sappia tutto il popolo russo, che i legami che ci uniscono sono da noi avvertiti come infinitamente più forti rispetto ai problemi ed agli ostacoli che si frappongono e ci confessiamo avviliti per essere rappresentati da una compagine politica così mediocre, poco lungimirante e non derivata, postrema autem non minimus, da una legittima tornata elettorale.

Nel rivolgerci a Lei, ci auguriamo che Le giunga il senso della nostra vicinanza e, attraverso essa , della vicinanza di milioni di uomini e donne che quotidianamente in Italia lottano per difendere l'identità nazionale.

Idealmente La salutiamo, con stima e profonda riconoscenza.


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