E'
arrivato il momento di agire, non abbiamo più tempo!
Le grandi Verità,
osteggiate dall'establishment del potere, si affermano nell'esatto
periodo storico in cui le necessità lo richiedono.
Oggi, tutti noi stiamo
esattamente vivendo questo determinato periodo dove bisogna avere
il coraggio di attuare quelle soluzioni, osteggiate e denigrate dal
potere dominante.
Il vero nemico di
tutti i popoli del mondo, da Sud a Nord da Est ad Ovest è
l'usuraio apolide cioè quella
classe dominante turbo-capitalistica e senza frontiere.
Naturalmente per poter combattere contro questo grande moloch
servono tutte le forze buone di questo nostro amato Paese.
Pertanto oggi è
necessario andare oltre le ideologie novecentesche, oltre la lotta
"partigiana - fascista" e oltre quel risorgimento, voluto
da alcuni massoni banchieri usurai, che hanno finanziato una guerra
fratricida finalizzata non ad unirci ma bensì a dividerci, rendendo
il sud perenne colonia del nord come oggi stanno facendo con lo
stesso sistema colonialistico tra nord e sud Europa. E' arrivato il
momento di unire veramente tutti i popoli italici in un UNICO
SPIRITO DI POPOLO ITALIANO dove si rispettino le peculiarità di
ognuno. Solo uniti potremo vincere contro l'usurocrazia e le loro
lobby di potere che dominano il nostro Amato Paese e non solo.
Dobbiamo
riprenderci tutte quelle Sovranità fondamentali che ad un Popolo
Sovrano spettano di diritto per definirsi tale:
-Sovranità Culturale
& mass-mediatica: cioè valori umani e spirituali provenienti
dalla nostra tradizione storico culturale e capacità di comunicare
con il popolo attraverso quei canali divulgativi liberi da lobby di
potere che li utilizzano per imporre il loro pensiero unico
dominante.
-Sovranità Monetaria
& Politica: con una moneta di proprietà del popolo italiano,
non emessa a debito e capacità di poter decidere del nostro destino
grazie ad una nuova classe dirigente non asservita ai poteri
usurocratici.
-Sovranità Alimentare
& Energetica: sfruttare e mettere al servizio del popolo
tutte quelle risorse alimentari di cui il nostro paese è ricchissimo
grazie alla sua preziosa biodiversità e riprendere tutte quelle
politiche energetiche e di ricerca che ci liberino dalla sudditanza
verso altre Nazioni.
La sovranità culturale e
mass-mediatica è situata al primo posto perché tutti i disagi che
viviamo sono frutto dell'ignoranza soprattutto indotta attraverso i
canali divulgativi completamente in mano all'èlite usurocratica
divulgatrice del pensiero unico dominante. Fatta questa precisazione
di seguito, per tale motivo, mi preme fare alcuni chiarimenti in
merito ai princìpi fondamentali della Sovranità Monetaria,
secondo il pensiero filosofico-giuridico-sociale della dottrina
monetaria auritana, di cui due sono punti fondanti:
-Moneta emessa
senza debito
-Moneta di proprietà
del popolo
Possiamo
andare oltre Keynes? Si! Auriti ci ha indicato la via
La moneta non dovrebbe
nemmeno essere di proprietà dello Stato, che in qualità di
fantasma giuridico, deve sempre essere considerato come uno
strumento funzionale al popolo e non viceversa come avviene oggi.
Anche la repubblica sociale cinese, ad esempio, ha la sua moneta, ma
i benefici di tale emissione non sono certo del popolo cinese ma
dell'oligarchia partitica comunista che ne gestisce l'emissione e
che, nascondendosi appunto, dietro al fantasma giuridico della R.P.C.
(Repubblica Popolare Cinese), si approfitta di tale situazione per
sfruttare il proprio popolo.
Inoltre la moneta non
deve essere solo finalizzata alla piena occupazione, ma serve anche
a duplicare la ricchezza di un popolo, attraverso quel valore
monetario generato dalla convenzione sociale. Prima di svolgere la
sua funzione economica, deve assolvere alla sua finalità giuridica,
cioè quella di essere strumento portatore di quel valore
convenzionale, di proprietà del popolo che l'ha emessa e
riconosciuta come strumento di scambio dei beni.
Di seguito riporto i
punti chiave del manifesto ideologico per la Giustizia Monetaria
del Professor Giacinto Auriti, fondamentali a garantire una moneta
come strumento di diritto sociale:
- Moneta di proprietà del portatore
- Senza riserva.
- Rarità monetaria controllata e finalizzata agli interessi sociali e non a quelli dell’usura.
- Reddito monetario di cittadinanza.
- Codice dei redditi sociali.
- Trattenuta all’origine dei fondi per esigenze fiscali di pubblica utilità.
- Moratoria dei debiti (ed eventuale sciopero dei debitori) in attesa dell’accertamento della proprietà dei valori monetari e della relativa compensazione di dare-avere.
- Costituzione di un dicastero per il risarcimento danni da usura (analogo al risarcimento danni di guerra).
- Divieto di signoraggio: tutti possono prestare moneta tranne chi la emette.
Il punto “9” merita
un doveroso approfondimento: il professore citava sempre la seguente
frase “Tutti possono prestare moneta nella fase della
circolazione tranne all'atto della sua emissione”.
E' importante comprendere
che le due fasi sono distinte e separate. L'atto spirituale della
creazione del valore monetario, essendo una convenzione sociale,
peculiarità dell'uomo e della cultura della vita, deve avvenire
senza l'emissione di un debito, ed essere concepita come credito,
cioè vera ricchezza spendibile. Solo in seguito, entrando nella
fase della circolazione monetaria, tutti potranno prestare moneta,
compreso lo Stato, per il benessere pubblico, attraverso le varie
tipologie di prestiti che si possono effettuare, come quello a fondo
perduto, per finanziare ad esempio la ricerca nei vari campi del
sapere, per incentivare settori dell'economia che richiedono un certo
sviluppo, oppure per elargire prestiti ad interesse per agevolare
qualsiasi attività economica o per il risparmio. Nella fase
circolatoria del denaro, cosa importante da eliminare, è la
tesorizzazione del denaro generata dagli avidi.
Non è quindi sufficiente “ritornare agli anni ’70 e ‘80”, quando il Tesoro emetteva più titoli di debito per disporre di più moneta. Anche se il meccanismo funzionava, esso portava da un lato alla concentrazione di ricchezza nelle tasche di poche persone (chi aveva più risparmi, li moltiplicava investendoli in titoli) e dall'altro lato l’uso del termine “Debito Pubblico” per qualcosa che serve a misurare l’ammontare dei risparmi garantiti dallo Stato ha generato confusione e dissonanza cognitiva nella popolazione, che da 40 anni è stata ingannata, convincendola che “dobbiamo pagare il debito pubblico”. La combinazione di questi due fenomeni ha trasformato il debito pubblico in uno strumento in mano alla speculazione finanziaria che strozza gli stessi popoli che lo hanno emesso. E' necessario uscire dalla schiavitù mentale e culturale millenaria del concetto di debito. Le parole sono importanti e bisogna stare attenti come le si usano, soprattutto in questo periodo storico dove l'ingegneria sociale, attraverso il suo utilizzo, genera un vero e proprio lavaggio del cervello alla masse. Non è sufficiente emettere una “moneta sovrana” come quella emessa negli Stati Uniti d'America con la Federal Reserve e dal Giappone con la sua Banca Centrale, perché anche i popoli di queste nazioni sono schiacciati dal neoliberismo imperante e dal concetto di moneta debito. L'unico beneficio che hanno è quello di avere delle catene un po' più lunghe rispetto alle nostre che utilizziamo l'euro.
Non è quindi sufficiente “ritornare agli anni ’70 e ‘80”, quando il Tesoro emetteva più titoli di debito per disporre di più moneta. Anche se il meccanismo funzionava, esso portava da un lato alla concentrazione di ricchezza nelle tasche di poche persone (chi aveva più risparmi, li moltiplicava investendoli in titoli) e dall'altro lato l’uso del termine “Debito Pubblico” per qualcosa che serve a misurare l’ammontare dei risparmi garantiti dallo Stato ha generato confusione e dissonanza cognitiva nella popolazione, che da 40 anni è stata ingannata, convincendola che “dobbiamo pagare il debito pubblico”. La combinazione di questi due fenomeni ha trasformato il debito pubblico in uno strumento in mano alla speculazione finanziaria che strozza gli stessi popoli che lo hanno emesso. E' necessario uscire dalla schiavitù mentale e culturale millenaria del concetto di debito. Le parole sono importanti e bisogna stare attenti come le si usano, soprattutto in questo periodo storico dove l'ingegneria sociale, attraverso il suo utilizzo, genera un vero e proprio lavaggio del cervello alla masse. Non è sufficiente emettere una “moneta sovrana” come quella emessa negli Stati Uniti d'America con la Federal Reserve e dal Giappone con la sua Banca Centrale, perché anche i popoli di queste nazioni sono schiacciati dal neoliberismo imperante e dal concetto di moneta debito. L'unico beneficio che hanno è quello di avere delle catene un po' più lunghe rispetto alle nostre che utilizziamo l'euro.
Creazione e
circolazione monetaria
La massa monetaria deve
possedere, come spiegato già dal Prof. Auriti, la qualità del
valore, come un tempo era prerogativa dell’oro, e non la sua
negatività, cioè quella rarità dovuta alle cause naturali. La sua
quantità deve essere sempre commisurata alle potenzialità del
sistema economico nazionale, per mantenere il corretto equilibrio del
sistema organico sociale, esattamente come avviene in un corpo
organico sano che possiede sempre la giusta quantità di sangue
rispetto alla dimensione del proprio corpo.
Non bisogna mettere in
circolo troppa moneta , altrimenti si inflaziona, e non si deve
limitare eccessivamente la sua circolazione altrimenti si va in
deflazione, cioè verrebbe a mancare quel “carburante” che
serve al “motore” dell’economia produttiva.
Pertanto dovrà circolare
sempre quella giusta quantità di moneta calcolata in base al
numero degli abitanti della nazione e alla quantità dei beni e
servizi prodotti e scambiati.
Una volta creata la
giusta quantità di massa monetaria dall’interno del sistema
sociale, una possibile continuazione di tale processo di emissione e
circolazione potrebbe svolgersi in questo modo:
-La nuova moneta creata
dal nulla e senza debito, dovrà essere quantificata dal Ministero
del Tesoro e creata dalla Zecca dello Stato secondo le direttive
del Governo per essere depositata in un Conto Patrimoniale dello
Stato presso una Banca Centrale Pubblica.
-La Banca Centrale, dovrà
essere dichiarata di proprietà pubblica ad azionariato popolare, per
consentire la distribuzione della ricchezza derivante dal signoraggio
al popolo italiano che per diritto storico e culturale ne possiede le
giuste caratteristiche . Da questa situazione, in seguito, potrà
nascere anche il vero reddito di cittadinanza pensato dal professore
par dare dignità alla vita a per far sì che ogni uomo abbia tutte
quelle minime cose che gli servono per vivere.
-La massa monetaria,
rappresentativa della ricchezza reale (cioè moneta cartacea,
metallica e denaro scritturale) una volta depositata in un Conto
Patrimoniale dello Stato, entrando nella fase successiva della
circolazione monetaria, potrà essere prelevata per realizzare
tutto ciò di cui una Nazione ha bisogno, contabilizzando le spese
nel bilancio statale.
La Funzione delle
tasse
Anche se nel concetto
neokeynesiano, si ritiene la tassazione necessaria alla funzione
circolatoria della moneta, occorre fare una importante
precisazione. In realtà non sono le tasse a far circolare la moneta,
ma bensì i bisogni che ognuno di noi ha. I bisogni sono il vero
motore della produzione e dello scambio, e della conseguente
generazione di ricchezza proprio come avviene anche in un qualsiasi
corpo impegnato in una attività fisica: quando le sue fibre
muscolari avranno bisogno di più ossigeno ed energia, questa sarà
distribuita attraverso una maggior velocità della circolazione
sanguigna. Si può affermare che la circolazione monetaria
all’interno di una nazione nasce da un “bisogno fisiologico”
che viene espletato attraverso uno strumento monetario ufficiale
istituzionalmente riconosciuto dallo Stato. Una tassazione tra il 10%
e 15%, comunque sia, anche in uno Stato con Sovranità Monetaria,
sarà necessaria per mantenere sempre nel giusto equilibrio la
massa monetaria con i beni da scambiare, per avere in cambio da
parte dello Stato servizi e infrastrutture e per chiudere il
cerchio della circolazione monetaria “Stato-Popolo-Stato”,
esattamente come avviene anche nella nostra circolazione sanguigna
tra “cuore-sistema arterioso e venoso-cuore”.
Soluzione
Ora fatte le dovute
precisazioni in ambito monetario, dobbiamo attuare tutto ciò che il
determinato periodo storico richiede. Serve denaro direttamente sui
conti correnti di famiglie e imprese per mangiare e per evitare
una debacle economico-sociale. Il tempo è finito, non possiamo
andare oltre, dobbiamo salvare la nostra amata MADRE PATRIA e
dobbiamo farlo da soli.
Serve una classe
dirigente forte, con le idee chiare e che abbia il coraggio di
attuare il nostro sacrosanto diritto di sostenere tutto ciò di cui
abbiamo bisogno, compreso quello dell'emissione di un nuovo strumento
di valore come ad esempio le “Stato Note” .
Nei trattati europei, per
la precisione nell'art. 128 del Trattato di Lisbona, si prende in
considerazione solo la moneta legale e la moneta metallica . La
prima si riferisce alle banconote in euro, che sono prerogativa
dell'eurositema (B.C.E e Banche Centrali Nazionali) e la seconda si
riferisce alle monetine metalliche coniate dagli Stati. Non vi è
scritto in nessun articolo dei vari trattati il divieto di emissione
di “Stato Note” a solo utilizzo interno nazionale , pertanto,
secondo il “Diritto”e la “Legge” ciò che non è vietato
esplicitamente è consentito. Anche nell'articolo 117 della nostra
Costituzione è scritto in chiaro, che la potestà legislativa
appartiene alla Stato e nello specifico al “punto E” viene citata
esplicitamente anche la moneta.
Occorre un periodo di
transizione con una doppia circolazione in euro e Biglietti di
Stato a Corso Legale a solo utilizzo interno anche per rinforzarci
strategicamente e per rientrare in possesso di tutti i nostri asset
strategici.
Pertanto occorre
immediatamente attuare le seguenti cose:
-Il Tesoro, da subito,
deve elargire finanziamenti a fondo perduto tramite Biglietti di
Stato a Corso Legale ( Stato Note), senza debito e di proprietà del
popolo. Distribuendoli, in prima battuta, elettronicamente
attraverso il circuito postale e successivamente anche in maniera
cartacea.
-La distribuzione della
quota di reddito dovrebbe avvenire per diritto alla vita a tutti i
cittadini italiani, residenti in Italia, attraverso un codice dei
redditi sociali. Momentaneamente si potrebbe utilizzare quello
fiscale.
-Nel frattempo, con le
dovute cautele, è necessario far riaprire economicamente tutto il
Paese.
-La nuova emissione di
Biglietti di Stato servirebbe a riportare gran parte della
produzione in Italia, per ridare lavoro agli italiani e per questioni
di sicurezza nazionale.
-Occorre bloccare le
imposte! Se la gente non ha lavorato ed incassato è elementare
capire che le tasse non si possono pagare! Queste non devono essere
rimandate ma eliminate.
Dobbiamo uscire
dall'indottrinamento culturale subìto in tutti questi anni nel farci
credere che non possiamo fare nulla perché fortemente indebitati e
che siamo “brutti sporchi e cattivi”. Purtroppo, attraverso
l'ingegneria sociale, sono riusciti ad instillare nella coscienza
popolare il fatto che non siamo buoni a nulla. Ma questo è
totalmente falso. In questo periodo storico stiamo vivendo la
sindrome dell'aquila che si credeva un pollo come ha ben descritto
nel suo libro Anthony De Mello . Ma noi non siamo un pollo, siamo un'aquila, in questo momento un po' ferita, è vero, ma sempre aquila
siamo. Fino al 1994, in ambito economico-monetario, eravamo la IV
potenza mondiale, inutile ricordarvi il nostro inestimabile
patrimonio storico-culturale-produttivo in tutti gli ambiti del sapere e del
fare, abbiamo nel nostro DNA il genio italico, derivante dalla
nostra millenaria storia, che affonda le sue radici nello spirito dei
mille popoli italici.
Occorre solo il coraggio
di agire, soprattutto ora che siamo ad un bivio “Vivere oppure
Morire” in barba a tutti i trattati. Ma per farlo è necessario
entrare nelle stanze decisionali e questo rimane il grande dilemma.
Come fare? A Noi la scelta...
Cosimo Massaro
PUBBLICATO ANCHE SU:
-scenarieconomici.it
https://scenarieconomici.it/sovranita-monetaria-da-keynes-ad-auriti-di-cosimo-massaro/
-Attivissimo. Info
https://www.attivismo.info/sovranita-monetaria-da-keynes-ad-auriti/
Grande Proposta, grande sintesi Cosimo. Grazie
RispondiEliminaGrazie di cuore carissimo 😉
EliminaGrande Cosimo! Condivido in pieno la tua analisi!
RispondiEliminaGrazie di cuore carissimo 😉
EliminaGià in altra occasione, commentando un articolo pubblicato su questo blog nel mese di settembre 2019, avevo avuto modo di esprimere apprezzamento per una iniziativa ( la nascita di Vox Italia) che , seppur in maniera embrionale, sembrava creare i presupposti per la realizzazione di un proficuo momento di sintesi tra il pensiero economico keynesiano ( nelle sue diverse elaborazioni) e quello auritiano.
RispondiEliminaQuella esperienza, purtroppo, credo abbia subito una battuta d’ arresto…
Da settembre ad oggi, la situazione economica del nostro Paese è precipitata in un baratro che, a mio avviso, impone ora un atto di coraggio misto a realismo ed onestà intellettuale.
L' opzione fondamentale, qualunque sia la prospettiva teorica dalla quale si ritenga di dover partire, è che, mai come in questa contingenza storica, l’ economia italiana necessita innanzitutto di una massiccia iniezione di liquidità, ovvero , di moneta emessa ed immessa nel sistema economico, ma NON A DEBITO.
Chiunque sia d’ accordo con questo presupposto dovrebbe fare un passo avanti, cercando di condividere un programma comune minimo; ed un passo indietro, mettendo da parte pregiudizi e pretese di protagonismo.
Questo obiettivo può essere raggiunto in diversi modi: c’è tanto spazio per Keynes ( e keynesiani), quanto per Auriti ( ed auritiani).
MES, Eurobond, Coronabond etc, sono facce di una stessa medaglia, anzi di una stessa moneta, quella dell’ usura fatta passare come aiuto: chi è d’ accordo, senza se e senza ma, si faccia avanti.
Lo Stato italiano può emettere “note di Stato” da utilizzare in vario modo senza creare ulteriore debito:chi è d’accordo, senza se e senza ma, si faccia avanti.
Imposte e tasse, riferite al periodo di inattività, non posso essere pagate, né ora, né dopo, da chi, suo malgrado, è stato obbligato a non lavorare: chi è d’ accordo, senza se e senza ma, si faccia avanti.
I rimborsi dei finanziamenti erogati dagli istituti di credito nelle diverse forme tecniche, sia in favore delle imprese che delle famiglie, non possono essere semplicemente sospesi, ma quanto meno ricontrattualizzati (riduzione se non azzeramento dei tassi/spese/commissioni; allungamento durate) a semplice richiesta dei clienti qualora la ripresa dell’ attività ( se e quando avverrà) non si dovesse attestare sui livelli ante misure di contenimento:chi è d’accordo, senza se e senza ma, si faccia avanti.
Bisogna cercare ciò che ci può unire e non quello che ci divide.
Credo che Cosimo Massaro sia sinceramente impegnato in questa direzione e, pertanto, qualora egli stesso ritenga di poter formulare una concreta ipotesi operativa sul "come fare", sarà opportuno prestargli attenzione.
Caro Michele, come sempre, grazie di cuore per il tuo prezioso commento che va ad evidenziare il cuore del messaggio che miro a divulgare. Un caro saluto, al prossimo articolo.
EliminaCondivido quanto lei ha detto...
EliminaGrazie di cuore carissima Antonella
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