CORONAVIRUS - RISCHIO PANDEMIA?

GRAZIE ALLE POLITICHE RADICAL-CHIC, DOVE OGNI COSA NON IN LINEA CON IL LORO PENSIERO  VIENE

CONSIDERATA RAZZISTA E FASCISTA LA SITUAZIONE È SFUGGITA DI MANO.

Le notizie che arrivano sugli attuali contagiati, sono solo la punta dell'iceberg.

La cosa è grave, è stata gestita con superficialità da questo attuale governo.

Porti aperti e  vie di comunicazione libere, senza l'obbligo di quarantena, perché ritenuto un comportamento  "Razzista" , hanno permesso in Italia una degenerazione della situazione.

Per non parlare di   tutti quegli opinionisti che si sono alternati nei programmi  TV che hanno fatto una campagna continua contro il razzismo, anziché valutare la situazione  e senza  considerare  il fatto, che il coronavirus se ne fotte delle razze.

In pratica l'Italia è diventata la nazione più colpita d'Europa e sicuramente,  fra poco, saranno  i paesi confinanti con noi a chiudere le loro frontiere. 

Ma esprimere questo   punto di vista , purtroppo ancora per molti radical-chic, significa  voler speculare, oppure alimentare il panico ingiustificato. Personalmente  ribadisco che: questo attuale governo, secondo il mio opinabile parere, ha enormemente sbagliato nella gestione della crisi sanitaria.

Pertanto evidenzio alcuni importanti punti :

1) Il coronavirus sta distruggendo l'economia cinese, quindi significa che anche se sfuggito da un laboratorio, oppure provocato da un attacco esterno alla Cina sta di fatto che la Cina pur avendo preso precauzioni drastiche non è riuscita a contenere il contagio causando tantissimi danni a sé stessa, oltre che economici ma anche sociali, pertanto è un dato di fatto che il coronavirus crei molti danni.

2) Alcuni dicono che è un virus non eccessivamente mortale, come ad esempio potrebbe essere l'ebola. Bene la drammaticità di questo coronavirus è il fatto che si diffonde enormemente  perché molto contagioso e per  la sua capacità di resistere parecchi giorni fuori da un corpo, quindi  con  la possibilità di infettare  tantissime persone, anche perché, per molti giorni, è asintomatico per chi ne è portatore.

Pertanto, pur essendo un coronavirus a bassa mortalità, aumentando enormemente la sua  capacità di contagio, farà salire sicuramente  il numero dei morti, mentre l'ebola, ad esempio, pur essendo pericolosissimo, con alta e velocissima  mortalità,   non permette una sua eccessiva diffusione (es. un fuoco di paglia che brucia velocemente), pertanto facilmente circoscrivibile ad una zona affetta.

3)Cosa si doveva fare?,

Si doveva mettere in quarantena chiunque entrava in Italia proveniente dalle zone cinesi a rischio, sia italiani, svedesi o cinesi ecc. senza tacciare di razzismo chiunque proponeva questa unica soluzione di buon senso. Era l'unica cosa che si doveva fare, non avendo un vaccino, non conoscendo l'effettiva gravità dell'epidemia e non conoscendo tantissime cose di questo coronavirus, magari modificato in laboratorio. Questo si chiama principio di precauzionalità.

Certo non dobbiamo cadere nel panico e nella psicosi, ma dobbiamo prendere in mano la situazione e correggere gli errori. A questo punto, è inutile stare a discutere sulle vere cause che hanno scatenato il coronavirus, non avendo per ora  nessuna prova di come si sia scatenata l'epidemia, pertanto il vero problema rimane come difenderci dall'emergenza sanitaria.   

In conclusione,  molti potrebbero essere gli scenari possibili, da quelli apocalittici a quelli tipici delle bolle di sapone che si sgonfiano in un batter d'occhio.  
Purtroppo, tutti noi, non avendo il potere della divinazione, reagiremo secondo le nostre  personali valutazioni e credenze. Qualcuno rimarrà indifferente ritenendo che è tutto sotto controllo, qualcun altro andrà nel panico, altri, per ricordare il mitico film di Troisi e Benigni diranno  "Non ci resta che piangere" mentre,  per chi crede nel Padre Eterno,  sicuramente dirà "Non ci resta che   pregare".

Ad  ognuno le proprie scelte comportamentali... sempre se di scelte si possa  parlare! 

                             

                                                                          Cosimo Massaro