domenica 12 gennaio 2020

ATTACCO AL CONTANTE ! ANCHE LA BCE BACCHETTA IL GOVERNO


Liberiamoci da questo stato di schiavitù perenne e riprendiamoci il nostro sacrosanto diritto di stampare Noi la nostra moneta!


Non mi sarei mai aspettato un giorno di dover dire:
sono totalmente d'accordo con la Banca Centrale Europea!
Il senatore della Lega, Alberto Bagnai, mercoledì 8 gennaio, pubblica, su Twitter una lettera della B.C.E. inviata, il 16 Dicembre, al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

La lettera in sostanza “bacchetta” il governo per le sue assurde politiche in merito alla limitazione dell'utilizzo del denaro contante, in scia con quanto denunciato anche da me in vari articoli e interviste, come quella avvenuta su Radio Radio dal titolo “LA GUERRA AL DENARO CONTANTE SERVE AD ARRICCHIRE IL SISTEMA FINANZIARIO”.
Oltre 160 mila visualizzazioni, video che vi consiglio di vedere per comprendere meglio tutta la questione trattata, senza dovermi ripetere in questo articolo, pertanto vi rimando al Link di riferimento:https://www.youtube.com/watch?v=d2pqaYp-4To


La B.C.E. chiede di essere consultata in merito al decreto-legge n.124 del 26 ottobre 2019 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 252,  entrato in vigore il 27 ottobre 2019' ( questo fa capire quanto l'Italia sia a sovranità molto limitata), ma in particolar modo, vuole maggiori chiarimenti in merito alla limitazione del denaro contante, pertanto si legge:

In particolare, l'articolo 18 del decreto-legge stabilisce una nuova soglia per i pagamenti in contanti (attualmente pari a 3.000 euro), fissando la soglia a 2.000 euro per il periodo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per poi ridurla a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022”.

Criticando l'operato del governo afferma:
...sempre considerare le ripercussioni negative della limitazione in questione, ... la possibilità di pagare in contanti rimane particolarmente importante per taluni gruppi sociali che, per varie legittime ragioni, preferiscono utilizzare il contante piuttosto che altri strumenti di pagamento. Il contante è anche generalmente apprezzato come strumento di pagamento in quanto, quale moneta legale, è ampiamente accettata, è rapida e agevola il controllo sulla spesa di chi paga. Costituisce, inoltre, un mezzo di pagamento che consente ai cittadini di regolare istantaneamente un'operazione ed è l'unico metodo di regolamento in denaro di banca centrale e al valore nominale che non consente legalmente di imporre tariffe per il suo utilizzo. Inoltre, i pagamenti in contanti non richiedono un'infrastruttura tecnica funzionale con i relativi investimenti, e sono sempre disponibili; ciò riveste particolare importanza in caso di indisponibilità dei pagamenti elettronici. Inoltre, i pagamenti in contanti agevolano l'inclusione dell'intera popolazione nell'economia consentendole di regolare, in tal modo, qualsiasi tipo di operazione finanziaria”.
In poche parole si afferma che l'utilizzo del contante, in quanto MONETA LEGALE, deve poter essere adoperata come e quando necessita, da qualsiasi gruppo sociale e senza dove pagare commissioni bancarie, (vero e proprio “pizzo”), per il suo utilizzo!

...la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, mentre conferma che i pagamenti in contanti di importo elevato si espongono al pericolo del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, richiede che i soggetti che commerciano beni, non altrimenti soggetti obbligati ai sensi di tale direttiva, siano comunque classificati come soggetti obbligati secondo la direttiva stessa e applichino misure di adeguata verifica della clientela, soltanto nei casi in cui effettuano o accettano pagamenti in contanti di importo pari o superiore a 10.000 euro. Ne consegue che la proposta di legge dovrebbe stabilire una soglia proporzionata per le limitazioni ai pagamenti in contanti, tenuto conto degli obiettivi di tali limitazioni".
La limitazione al contante, di importi superiori a 10.000 euro,deve essere mirata solo al pericolo del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo e non esteso a tutta una popolazione messa sullo stesso piano dei terroristi e dei criminali. Questo è assurdo e inaccettabile!
Come affermano anche loro, quanto segue nella lettera, la finalità della limitazione del contante, mirata all'evasione fiscale non è correlata, questa infatti è una Fake news!

Pertanto, sarebbe necessario dimostrare che le limitazioni ai pagamenti in contanti proposte, che incidono sul corso legale delle banconote in euro, siano efficaci ai fini del conseguimento delle finalità pubbliche legittimamente perseguite attraverso tali limitazioni, Si dovrebbe quindi dimostrare chiaramente che tali limitazioni permettano, di fatto, di conseguire la dichiarata finalità pubblica della lotta all'evasione fiscale”.

Prendiamo atta che l'unica moneta legale circolante nell'euro-sistema sono le banconote emesse dalla BCE (anche se solo a debito) confermato anche dallo stesso sito della Banca D'Italia: “La moneta legale è la moneta dotata del potere di estinguere le obbligazioni in denaro, riconosciuta come tale dall'ordinamento giuridico.
L'unica forma di moneta legale è la moneta contante emessa da una banca centrale - per l'euro la Banca Centrale Europea (BCE) - in quanto la sua creazione si basa su rigorose procedure che garantiscono la fiducia generale nella moneta e la stabilità del suo valore nel tempo”.*
Mentre tutte le altre forme di moneta scritturale bancaria, cioè assegni, carte di pagamento, bonifici, ecc. sono ulteriormente private e concesse, se vogliamo, in “affitto”, come strumenti di pagamento sui quali bisogna pagare un servizio per poterli utilizzare come confermato anche dal seguente passaggio:
La moneta scritturale bancaria è una forma di moneta privata. La moneta bancaria è emessa dalle banche e accettata da tutti perché convertibile in moneta legale. Le banche, insieme ad altri prestatori di servizi di pagamento autorizzati, offrono a famiglie e imprese strumenti di pagamento (assegni, carte di pagamento, bonifici, ecc.) che possono essere utilizzati per trasferire moneta bancaria o prelevare moneta contante”.*
In conclusione, comunque sia, pur trovandomi in accordo con quanto scritto dalla BCE sulla questione del contante, nell'insieme ci troviamo davanti ad una colossale lotta tra poteri usurocratici, dove, in questo caso, è contrapposto l'interesse della banca centrale con quello delle banche commerciali. Teniamo presente che quasi tutta la massa monetaria circolante a debito, è moneta del sistema bancario commerciale, attuato attraverso l'aumento esponenziale del credito, cioè quel debito della popolazione contratto attraverso mutui e prestiti. La base monetaria, cioè quella legale, rappresentata dalle banconote stampate dalla BCE e dalle monetine coniate dallo Stato, si aggira solo intorno al 5%, tutto il resto della massa monetaria circolante è moneta bancaria commerciale. Liberiamoci da questo stato di schiavitù perenne e riprendiamoci il nostro sacrosanto diritto di stampare Noi la nostra moneta.

                                                                              Cosimo Massaro



Nota) Pagina del sito della Bnaca D'Italia dove potrete trovare per intero tutto il testo:



4 commenti:

  1. Grandi Cosimo Massaro e ottimo articolo!

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  2. Ormai assiduo estimatore e lettore del tuo blog, ricordo che avevi già affrontato il tema sulle limitazioni all' utilizzo del contante in tuo precedente articolo dello scorso 2 ottobre.

    In quella occasione, avevo inserito un commento scrivendo, tra l' altro, che “ sostenere di voler contrastare l' evasione fiscale scoraggiano l' uso del denaro contante è una ingenuità se non una palese falsità. Basterebbe una considerazione: le monete metalliche e le banconote rappresentano solo il 7% circa dell' intera massa monetaria in circolazione. Tutto il resto, il 93% circa, è costituito da moneta scritturale, cioè bancaria, elettronica. Pertanto, la gran parte dell' evasione fiscale non può derivare dall' uso del contante e la vera finalità di chi vorrebbe abolirlo è verosimilmente diversa da quella dichiarata….”.

    Due per cento in più o in meno (mi riferisco ovviamente all' entità del contante in circolazione) , siamo praticamente sulla stessa lunghezza d' onda.

    Quella per la difesa del contante è una battaglia di libertá: nel 2015 il governo Tzipras, pressato dalla usurocrazia europea, chiuse le banche per alcuni giorni e quando le riaprí impose limiti ai prelievi dai bancomat ad evitare che i risparmiatori potessero prelevare tutti i propri risparmi temendo un prelievo forzoso dello Stato finalizzato al rimborso del debito pubblico.

    Ecco che, allora, arriviamo al cuore del problema che non attiene alla forma bensì alla sostanza.

    Non dobbiamo dimenticare che , indipendentemente dalla forma, tutta la moneta in circolazione è emessa a debito e, pertanto, sia il contante che gli strumenti di pagamento tracciabili non alterano l’ attuale natura della moneta, di cui i cittadini non ne detengono la proprietà ma, nella migliore delle ipotesi, il semplice possesso, come nel caso del contante.

    La battaglia per il libero uso del contante va sostenuta senza riserve, ben sapendo, tuttavia, che la guerra per la conquista della vera sovranità monetaria si vince acquisendo la proprietà popolare della moneta.





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    1. Caro Michele, grazie di cuore per questo tuo prezioso approfondimento che ovviamente mi trova pienamente d'accordo. Un caro saluto.
      Cosimo Massaro

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