Liberiamoci
da questo stato di schiavitù perenne e riprendiamoci il nostro
sacrosanto diritto di stampare Noi la nostra moneta!
Non mi sarei mai
aspettato un giorno di dover dire:
sono totalmente
d'accordo con la Banca Centrale Europea!
Il senatore della Lega,
Alberto Bagnai, mercoledì 8 gennaio, pubblica, su Twitter una
lettera della B.C.E. inviata, il 16 Dicembre, al Presidente del
Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della
Camera dei Deputati Roberto Fico e al ministro dell'Economia,
Roberto Gualtieri.
La lettera in sostanza
“bacchetta” il governo per le sue assurde politiche in merito
alla limitazione dell'utilizzo del denaro contante, in scia con
quanto denunciato anche da me in vari articoli e interviste, come
quella avvenuta su Radio Radio dal titolo “LA GUERRA AL DENARO
CONTANTE SERVE AD ARRICCHIRE IL SISTEMA FINANZIARIO”.
Oltre 160 mila
visualizzazioni, video che vi consiglio di vedere per comprendere
meglio tutta la questione trattata, senza dovermi ripetere in questo
articolo, pertanto vi rimando al Link di
riferimento:https://www.youtube.com/watch?v=d2pqaYp-4To
La B.C.E. chiede di
essere consultata in merito al decreto-legge n.124 del 26 ottobre
2019 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 252, entrato in vigore il 27 ottobre 2019' ( questo fa capire quanto
l'Italia sia a sovranità molto limitata), ma in particolar modo,
vuole maggiori chiarimenti in merito alla limitazione del denaro
contante, pertanto si legge:
“In particolare,
l'articolo 18 del decreto-legge stabilisce una nuova soglia per i
pagamenti in contanti (attualmente pari a 3.000 euro), fissando la
soglia a 2.000 euro per il periodo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre
2021 per poi ridurla a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022”.
Criticando
l'operato del governo afferma:
“...sempre
considerare le ripercussioni negative della limitazione in questione,
... la possibilità di pagare in contanti rimane particolarmente
importante per taluni gruppi sociali che, per varie legittime
ragioni, preferiscono utilizzare il contante piuttosto che altri
strumenti di pagamento. Il contante è anche generalmente apprezzato
come strumento di pagamento in quanto, quale moneta legale,
è ampiamente accettata, è rapida e agevola il controllo sulla spesa
di chi paga. Costituisce, inoltre, un mezzo di pagamento che consente
ai cittadini di regolare istantaneamente un'operazione ed è l'unico
metodo di regolamento in denaro di banca centrale e al valore
nominale che non consente legalmente di imporre tariffe per il suo
utilizzo. Inoltre, i pagamenti in contanti non richiedono
un'infrastruttura tecnica funzionale con i relativi investimenti,
e sono sempre disponibili; ciò riveste particolare importanza in
caso di indisponibilità dei pagamenti elettronici. Inoltre, i
pagamenti in contanti agevolano l'inclusione dell'intera popolazione
nell'economia consentendole di regolare, in tal modo, qualsiasi
tipo di operazione finanziaria”.
In
poche parole si afferma che l'utilizzo del contante, in quanto
MONETA LEGALE, deve
poter essere adoperata come e quando necessita, da qualsiasi gruppo
sociale e senza
dove pagare commissioni bancarie, (vero e proprio “pizzo”), per
il suo utilizzo!
“...la direttiva
(UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, mentre conferma
che i pagamenti in contanti di importo elevato si espongono al
pericolo del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, richiede
che i soggetti che commerciano beni, non altrimenti soggetti
obbligati ai sensi di tale direttiva, siano comunque classificati
come soggetti obbligati secondo la direttiva stessa e applichino
misure di adeguata verifica della clientela, soltanto nei casi in cui
effettuano o accettano pagamenti in contanti di importo pari o
superiore a 10.000 euro. Ne consegue che la proposta di legge
dovrebbe stabilire una soglia proporzionata per le limitazioni ai
pagamenti in contanti, tenuto conto degli obiettivi di tali
limitazioni".
La
limitazione al contante, di importi superiori a 10.000 euro,deve
essere mirata solo al pericolo del riciclaggio e del finanziamento
al terrorismo e non esteso a tutta una popolazione messa sullo
stesso piano dei terroristi e dei criminali. Questo è assurdo e
inaccettabile!
Come
affermano anche loro, quanto segue nella lettera, la finalità
della limitazione del contante, mirata all'evasione fiscale non è
correlata, questa infatti è una Fake news!
“Pertanto, sarebbe
necessario dimostrare che le limitazioni ai pagamenti in contanti
proposte, che incidono sul corso legale delle banconote in euro,
siano efficaci ai fini del conseguimento delle finalità pubbliche
legittimamente perseguite attraverso tali limitazioni,
Si dovrebbe quindi dimostrare chiaramente che tali limitazioni
permettano, di fatto, di conseguire la dichiarata finalità pubblica
della lotta all'evasione fiscale”.
Prendiamo
atta che l'unica moneta
legale
circolante nell'euro-sistema sono le banconote emesse dalla BCE
(anche se solo a debito) confermato anche dallo stesso sito della
Banca D'Italia: “La moneta legale è la moneta
dotata del potere di estinguere le obbligazioni in denaro,
riconosciuta come tale dall'ordinamento giuridico.
L'unica forma di moneta legale è la moneta
contante emessa da una banca centrale - per l'euro la Banca
Centrale Europea (BCE) - in quanto la sua creazione si basa su
rigorose procedure che garantiscono la fiducia generale nella moneta
e la stabilità del suo valore nel tempo”.*
Mentre tutte le altre
forme di moneta scritturale bancaria, cioè assegni, carte di
pagamento, bonifici, ecc. sono ulteriormente private e
concesse, se vogliamo, in “affitto”, come strumenti di pagamento sui quali bisogna pagare un servizio per poterli utilizzare come confermato
anche dal seguente passaggio:
“La moneta scritturale bancaria è una
forma di moneta privata. La moneta bancaria è emessa dalle
banche e accettata da tutti perché convertibile in moneta legale. Le
banche, insieme ad altri prestatori di servizi di pagamento
autorizzati, offrono a famiglie e imprese strumenti di pagamento
(assegni, carte di pagamento, bonifici, ecc.) che possono essere
utilizzati per trasferire moneta bancaria o prelevare moneta
contante”.*
In conclusione, comunque
sia, pur trovandomi in accordo con quanto scritto dalla BCE sulla
questione del contante, nell'insieme ci troviamo davanti ad una
colossale lotta tra poteri usurocratici, dove, in questo caso, è
contrapposto l'interesse della banca centrale con quello delle
banche commerciali. Teniamo presente che quasi tutta la massa
monetaria circolante a debito, è moneta del sistema bancario
commerciale, attuato attraverso l'aumento esponenziale del credito,
cioè quel debito della popolazione contratto attraverso mutui e
prestiti. La base monetaria, cioè quella legale, rappresentata dalle
banconote stampate dalla BCE e dalle monetine coniate dallo Stato, si
aggira solo intorno al 5%, tutto il resto della massa monetaria
circolante è moneta bancaria commerciale. Liberiamoci da questo stato
di schiavitù perenne e riprendiamoci il nostro sacrosanto diritto di
stampare Noi la nostra moneta.
Cosimo Massaro
Nota) Pagina
del sito della Bnaca D'Italia dove potrete trovare per intero tutto
il testo:
Grandi Cosimo Massaro e ottimo articolo!
RispondiEliminaGrazie di cuore carissimo 😉
RispondiEliminaOrmai assiduo estimatore e lettore del tuo blog, ricordo che avevi già affrontato il tema sulle limitazioni all' utilizzo del contante in tuo precedente articolo dello scorso 2 ottobre.
RispondiEliminaIn quella occasione, avevo inserito un commento scrivendo, tra l' altro, che “ sostenere di voler contrastare l' evasione fiscale scoraggiano l' uso del denaro contante è una ingenuità se non una palese falsità. Basterebbe una considerazione: le monete metalliche e le banconote rappresentano solo il 7% circa dell' intera massa monetaria in circolazione. Tutto il resto, il 93% circa, è costituito da moneta scritturale, cioè bancaria, elettronica. Pertanto, la gran parte dell' evasione fiscale non può derivare dall' uso del contante e la vera finalità di chi vorrebbe abolirlo è verosimilmente diversa da quella dichiarata….”.
Due per cento in più o in meno (mi riferisco ovviamente all' entità del contante in circolazione) , siamo praticamente sulla stessa lunghezza d' onda.
Quella per la difesa del contante è una battaglia di libertá: nel 2015 il governo Tzipras, pressato dalla usurocrazia europea, chiuse le banche per alcuni giorni e quando le riaprí impose limiti ai prelievi dai bancomat ad evitare che i risparmiatori potessero prelevare tutti i propri risparmi temendo un prelievo forzoso dello Stato finalizzato al rimborso del debito pubblico.
Ecco che, allora, arriviamo al cuore del problema che non attiene alla forma bensì alla sostanza.
Non dobbiamo dimenticare che , indipendentemente dalla forma, tutta la moneta in circolazione è emessa a debito e, pertanto, sia il contante che gli strumenti di pagamento tracciabili non alterano l’ attuale natura della moneta, di cui i cittadini non ne detengono la proprietà ma, nella migliore delle ipotesi, il semplice possesso, come nel caso del contante.
La battaglia per il libero uso del contante va sostenuta senza riserve, ben sapendo, tuttavia, che la guerra per la conquista della vera sovranità monetaria si vince acquisendo la proprietà popolare della moneta.
Caro Michele, grazie di cuore per questo tuo prezioso approfondimento che ovviamente mi trova pienamente d'accordo. Un caro saluto.
EliminaCosimo Massaro