ARCELOR MITTAL ABBANDONA?
BENE, NOI
NAZIONALIZZIAMO
NAZIONALIZZIAMO
UN NOSTRO ASSET STRATEGICO!
Basta svendere gli asset strategici nazionali, il made in Italy e la nostra tecnologia ad aziende straniere con la scusa di attirare capitali esteri, che tradotto significa lavorare per loro e non essere più padroni in casa nostra.
Questa politica deve essere gestita per bene e solo limitata a quei settori in cui si è carenti.
Occorre coraggio, Arcelor Mittal lascia lo stabilimento, bene noi lo nazionalizziamo, perché l'acciaio è strategico per la nostra Sovranità. Ridimensioniamo la struttura di Taranto per renderla meno impattante con l'ambiente circostante e spostiamo alcune lavorazioni in altri stabilimenti italiani in modo tale da diminuire l'impatto ambientale e distribuire il lavoro sul territorio nazionale.
Bonifichiamo tutto quello che è stato distrutto e rendiamo Taranto, la città dei due mari, una città vivibile.
Ma come possiamo fare tutto questo? Non abbiamo i soldi?
Bene, i soldi non devono cadere dal cielo come la pioggia, non si devono cercare in una miniera come l'oro, il denaro uno Stato Sovrano con Sovranità Monetaria lo stampa e lo investe per le cose da fare per il benessere del popolo. Uno Stato Sovrano non si deve finanziare con le tasse oppure con i capitali stranieri, agire così significa vivere in uno stato di colonia.
Se non usciamo fuori da questa logica "tafazziana" non avremo speranze per questo nostro amato paese. Per iniziare potremmo stampare Biglietti di Stato a Corso Legale come fece Aldo Moro con la sua 500 lire, finanziando tutto quello che necessita fare.
Cosimo Massaro
Ottima idea. Lo stato raccolga questa proposta tramite richiesta da parte dei parlamentari i quali se davvero vogliono il cambiamento questo sarebbe un concreto inizio a favore della ripresa.
RispondiEliminaE per far sentire la ns vicinanza ai lavoratori propongo un crowdfunding tutto italiano, mostriamo la ns forza nazionale.
RispondiEliminaE' sin troppo evidente che la risoluzione del problema Ilva, nei suoi diversi aspetti ( occupazionali, ambientali, produttivi) non può che
RispondiEliminapassare attraverso iniziative basate sulla spesa pubblica a deficit.
Purtroppo, proprio qualche giono addietro, in occasione della recente audizione di Carlo Cottarelli alla V commissione parlamentare, l' ex direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI, nonchè ex commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica (cfr. video pubblicato da scenarieconomici.it), pur definendosi di formazione
keynesiana, ha affermato : " ....se un paese ha già un debito elevato c'è il rischio che se prova a fare una manovra espansiva le conseguenze sono che i mercati si preoccuopano.."
Con queste premesse il caso Ilva difficilmente potrà essere affrontato in maniera adeguata e, come sempre, si torna a monte : se il problema è il debito, e se il debito è una fattispecie giuridica che prevede la
presenza di un creditore e di un debitore, non si può prescindere,innanzitutto, dal precisare di chi è la proprietà dell' oggetto dell'obbligazione, che, nel caso specifico, è la moneta all' atto della emissione. Per poter affrontare il caso Ilva bisogna emetterne di nuova,ma non a debito! Ed allora la proposta di Cosimo può senza' altro costituire una valida base di discussione: vedremo chi avrà il coraggio quanto meno di discuterne.
Grazie di cuore carissimo Michele, infatti il problema, come tanti altri che attanagliano l'Italia causati dalla deflazione, cioè dalla scarsità di moneta nell'economia reale, sarebbe facilmente risolvibile con una emissione di valuta interna emessa senza debito e di proprietà del popolo italiano.
EliminaCiao a tutti, ho visto i commenti di persone che avevano già ottenuto il loro prestito da Anderson Loan Finance, onestamente pensavo fosse una truffa, e poi ho deciso di applicare sotto le loro raccomandazioni e pochi giorni fa ho confermato sul mio conto bancario personale un totale importo di 9.000 euro, che ho richiesto per le imprese. Questa è davvero una grande notizia e sono così felice, sto avvisando tutti coloro che hanno bisogno di un vero prestito e sono sicuro di rimborsare per fare domanda tramite la loro e-mail (testo o chiamata) 1-205-5882-592. Ci sono istituti di credito sinceri!
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