L'Italia nel cuore

Ebbene si, amo l'Italia, tutta, bella nelle sue ricche diversità. Amo in particolar modo il mio sud, il mio Salento, la mia terra. Un sentire viscerale, che mi anima nel difenderla e valorizzarla, frutto dello "ius sanguinius che mi porto dentro scolpito nel mio "dna".

Una Italia ricca di storia e cultura, portaerei e porto naturale, posta nel centro del Mediterraneo, figlia delle sue numerosissime culture che l'hanno resa grande agli occhi del mondo, con oltre il 70 % dei beni artistici, archeologici e culturali di tutto l'intero pianeta.

Siamo il risultato di quel processo naturale che ci ha consegnato la nostra storia. Da non confondere con l'attuale processo in corso, che non ha nulla di naturale e mira ad una sostituzione etnica del nostro popolo e alla sua destabilizzazione sociale attraverso quei meccanismi perversi creati da quell'ingegneria sociale, funzionale a sradicare tutti i nostri profondi valori, per sostituirli con altri più funzionali al turbocapitalismo mondialista.

In questi giorni mi sono astenuto volontariamente dallo scrivere commenti su ovvietà che dovrebbero essere comprese da tutti, se non  ci fosse stato un vero e proprio lavaggio del cervello.

- Il ponte Morandi è crollato per forti responsabilità dei gestori privati che ne avevano la concessione, causando una strage e, per tali mancanze, non è stato ancora indagato nessuno. Bisogna immediatamente nazionalizzare nuovamente tutte le autostrade perché sono del popolo italiano, sono state costruite e già pagate dai nostri padri, sono un asset strategico svenduto a privati dalle politiche di sinistra 

-Viene bloccato lo sbarco dei clandestini arrivati in Italia con la nave Diciotti e il ministro Salvini viene immediatamente indagato. Come si fa a non rendersi conto che anche dietro questa vicenda vi è una vera strategia di destabilizzazione politica del nostro Paese.

-Prepariamoci perché da settembre in poi subiremo attacchi potentissimi da parte della finanza speculativa internazionale. Mario Draghi (BCE) ha già fatto sapere che non acquisterà più i titoli del debito pubblico italiano con il quantitative easing, così facendo saremo in balía dei mercati speculativi alla “Soros“. Questo governo se non vuole uscire con le ossa rotte e di conseguenza anche tutti noi, deve stampare immediatamente moneta per riprendersi la Sovranità Monetaria.

È arrivato il tempo di prendere decisioni forti e sostenere uomini che hanno il coraggio di prenderle.

                                                                            Cosimo Massaro