Il quotidiano "Libero" riporta un intervista fatta da Paolo Becchi e Cesare Sacchetti al banchiere Gotti Tedeschi e pubblicata l'8 Agosto sul loro sito, dal titolo :
Il banchiere Gotti Tedeschi a Libero: "Per difendere l'euro ci attende un futuro terrificante" Fonte: ( http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/13214734/intervista-gotti-tedeschi-becchi-euro-futuro-terrificante-ue-immigrazione-vaticano-.html
Lo scenario esposto dal banchiere risulta inquietante da "brividi", addirittura si potrà "forzare la libertà", questa che riporto è la risposte ad una delle tante domanda che gli vengono poste da chi lo intervista:
Ad oggi quindi la questione dell' euro non è più un solo problema economico, ma di democrazia?
«Per giustificare l' economia, si potrà forzare la libertà. La moneta unica per funzionare necessita di un governo unico europeo che dovrà coesistere con il governo del mondo globale. A questo si sta arrivando, in modo sempre più accelerato dopo la crisi globale scoppiata nel 2007, grazie agli organismi sovranazionali che impongono leggi, discipline, modelli democratici, governanti cooptati, e soprattutto visione morale omogenea».
Per la lettura integrale dell'intervista vi rimando all'articolo originale che troverete grazie al link.
Attraverso le sue risposte, non si può negare che il futuro denunciato noi, quelli etichettati come "complottisti" è ormai diventato presente. L'intervista a chi non è addentrato a tali tematiche potrebbe sembrare realmente inquietante, ma così non è, perché la situazione a parer mio è ancora peggiore.
L'élite plutocratica dominante mira a distruggere tutti i nostri valori fondanti della nostra civiltà per sostituirli con altri che proiettino il nuovo "uomo economicus" nel futuro.
I nuovi valori fluidi, senza radici, "genderizzati", relativistici e quantistici stanno sostituendo quelli ritenuti da loro antiquati e retrogradi.
Nell'attuale cultura, una mela non la si può considerare solo una mela, dipende tutto dal punto di vista relativistico da cui la si vede.
La ricchezza del nostro popolo risiede nella nostra storia e nella nostra cultura che ci ha reso grandi agli occhi del mondo intero. Il genio italico è riconosciuto da tutti e per ritornare ad essere grandi dobbiamo trarre forza dallo spirito dei popoli italici.
Le vere radici italiche affondano nella filosofia greca, nel diritto romano e in duemila anni di valori cristiani, pertanto solo da queste basi potremo ripartire per dare vita ad un nuovo rinascimento che metta al centro la vita e la Verità, abbattendo di fatto i falsi valori imposti dal "dio mercato" e dal suo principale strumento di dominio, la moneta debito.
Cosimo Massaro
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