venerdì 9 dicembre 2016

IL FENOMENO TRUMP - COME UN URAGANO

Il fenomeno Trump si impone senza mezzi termini e sbaraglia tutto e tutti, questo è un fatto epocale, contro il cosiddetto potere dell’establishment, compreso quello del suo stesso partito repubblicano. Contro tutti i sondaggi d’opinione di tutte le agenzie vendute al sistema, nessuna esclusa. 
Contro tutto il fango mass-mediatico che gli hanno gettato addosso tutti i canali dell’informazione ufficiale messa a libro paga dai potenti banchieri, solo per screditarlo. Questa è anche la sconfitta di tutto il mondo del giornalismo, dei pennivendoli, che hanno smesso di fare il vero giornalismo d’inchiesta e che se non si renderanno conto, presto saranno spazzati via violentemente dalla storia.


I sondaggisti devono iniziare a cambiare mestiere, non ne azzeccano più una, ma la colpa non è loro. Non si sono accorti che la popolazione inizia a risvegliarsi dal torpore. Hanno cercato in tutti i modi di influenzare il consenso verso l’avversaria Hillary Clinton, ma anche questa volta non ci sono riusciti, come non ci sono riusciti con il brexit e come non ci riusciranno con il prossimo referendum del 4 dicembre che si svolgerà in Italia.

Certo bisogna tenere a freno i facili entusiasmi, si sa bene che l’attuale ” democrazia” è governata dall’usurocrazia, questo è un dato di fatto, ma alcune volte anche per loro, per gli usurocrati, le cose non vanno sempre come previsto.

Anche se Trump, mi auguro solo per ora, non potrà svincolarsi totalmente dal vero sistema di potere che governa quello di facciata, in questo caso abbiamo almeno la speranza che qualcosa possa realmente cambiare.

Con la Clinton guerrafondaia, creatrice e finanziatrice dell’ISIS, per sua stessa ammissione, sarebbe stata una certezza che le cose sarebbero solo peggiorate. Una candidata fortemente sponsorizzata anche da Barack Obama, un presidente esportatore di democrazia con “bombe intelligenti”, premiato addirittura dal Nobel per la pace. Quando è il caso di dire che l’assurdo diventa realtà.

Con la vittoria di Trump inizieranno anche i problemi per il governo Renzi (non eletto dal popolo italiano) e questo mi rende particolarmente felice per un possibile cambio di rotta.

Ora ci attendono altri due eventi importanti, le elezioni da rifare in Austria, perché le prime fortemente truffate con imbrogli a scapito della destra nazionalista, e il referendum sulla costituzione del 4 Dicembre che si svolgerà in Italia dove mi auguro profondamente che vinca il NO.

La Clinton era una certezza a garanzia dell’attuale politica del ‘Nuovo Ordine Mondiale’, a differenza di Trump che ha rotto tutti gli schemi andando anche contro la scelta del suo stesso partito. Tra i due, indubbiamente, preferisco Trump per molti motivi, e ne cito solo alcuni:

-Ha lanciato messaggi di pace e distensivi verso Putin che lo stesso ha apprezzato molto, da dove nascerà sicuramente una fruttuosa collaborazione.

-Mira ad una politica nazionalista di difesa delle tradizioni e degli interessi commerciali e dell’economia reale interna, a scapito dell’economia virtuale speculativa delle borse e multinazionali, che puntano invece solo agli interessi loro a scapito dei popoli di tutto il mondo.

-Vuole attuare dazi nei confronti delle merci cinesi che arrivano negli U.S.A. per tutelare la produzione interna, vuol far rientrare tutte le aziende che hanno delocalizzato la produzione in altri paesi per riavviare l’indotto del lavoro e del prodotto interno.

-Vuole attuare politiche immigratorie controllate e ben gestite, in contrapposizione all’attuale migrazione funzionale agli interessi plutocratici che gestiscono il potere mondiale.

-Vuole eseguire politiche a favore della classe media, delle famiglie, della tutela dei valori cristiani in contrapposizione alla cultura della morte e dell’aborto.

Molti pensano che tutti e due i candidati sono la doppia faccia della stessa medaglia del potere, che quindi, pertanto, con la vittoria di Trump non bisogna farsi illusioni.

Conoscendo molto bene il sistema, anche se questa affermazione potrebbe essere valida, bisogna evidenziare alcuni aspetti fondamentali. E’ necessario sfruttare ogni energia positiva a nostro vantaggio e in questo caso la positività bisogna evidenziarla nel fatto che buona parte del popolo americano non si è lasciata condizionare dalle false informazioni divulgate dai mass-media che erano tutti a favore della guerrafondaia Clinton, nonostante tutti i media occidentali controllati dal potere usurocratico, continuano a dare sostegno all’attuale politica basata sulla guerra come soluzione di tutti i problemi.

Questo è un fatto notevolmente rilevante che evidenzia un barlume di risveglio nella popolazione, che ci deve infondere molta speranza, nel caso contrario faremmo il gioco dei poteri forti -negativi- in mano agli usurai i quali vogliono proprio questo, cioè che tutti debbano pensare che non ci sia più speranza.

Sicuramente l’establishment non rimarrà inerme e fermo all’attuale situazione, ma cercherà in tutti modi di destabilizzare il nuovo eletto. Già le prime manifestazioni di protesta, sicuramente fomentate da loro, si stanno diffondendo in vari parti del Paese. Tutto questo deve farci comprendere che questa eterna lotta per la libertà non può avere mai un abbassamento della guardia.

Purtroppo il male non lo si può debellare completamente dalla terra, ma è necessario tenerlo perlomeno sempre sotto controllo, in un giusto equilibrio con il bene. Non mi rimane che augurarmi e augurarci che la vittoria di Trump dia uno scossone terminale per far crollare questa Europa tecnocratica dei banchieri che sta distruggendo tutte le identità culturali, politiche economiche dei paesi che ne fanno parte.


Articolo scritto per il quotidiano leccecronaca.it
questo è il link di riferimento:

http://www.leccecronaca.it/index.php/2016/11/10/il-fenomeno-trump-come-un-uragano/

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