Spesso
i film, anche quelli comici, possono servire da stimolo a fare una
analisi sociologica della società.
Non avrei mai immaginato
che scrivere un articolo sul film “Quo Vado” di Checco Zalone
potesse scatenare tanto interesse. Certo, sarei stato molto più
felice se lo stesso interesse lo avessero riscosso tutti gli articoli
che ho scritto e che continuo a scrivere nell'ambito della truffa
monetaria e sulla moneta debito, che ci ha reso schiavi inconsapevoli
di oligarchie di potere. Ritornando all'articolo sul film, molti
hanno condiviso il mio pensiero, la maggior parte, alcuni meno e
questo è anche giusto, non possiamo pensarla tutti allo stesso modo.
Naturalmente però, tutto questo mi spinge a chiarire alcuni punti
fondamentali dell'articolo precedente e cogliere l'occasione per fare
una analisi a più ampio spettro.
Ho iniziato il precedente
articolo con questo incipit: “Premetto che non è mia
intenzione fare nessuna critica al comico pugliese Luca Medici, tra
l'altro anche mio conterraneo. Non entro in merito al suo reale
pensiero, augurandomi che non diventi strumento inconsapevole di
certe istanze portate avanti da alcune lobby di potere. Dal punto
di vista professionale, visto il suo successo, non posso che essere
felice per i suoi strepitosi risultati. Ma il punto non è questo”.
Credevo che questo
pensiero bastasse a togliere qualsiasi dubbio su un mio ipotetico
attacco personale all'attore e anche al regista, ma evidentemente
non è bastato.
I bravi comici riescono
ad evidenziare ed a esaltare tutti quei piccoli particolari che
caratterizzano una persona o una società facendone giustamente la
caricatura. In questo, l'attore Luca Medici, lo ritengo geniale,
nel vero senso della parola. Ho visto il suo film, mi è piaciuto, ho
riso si, ma consapevolmente. Il suo film è lo specchio della
realtà, mette una lente di ingrandimento su alcune caratteristiche
della nostra attuale società.
Spesso i film, anche
quelli comici, possono servire da stimolo a fare una analisi
sociologica della società, quindi cogliendo questa occasione, mi
accingo a fare alcune considerazioni.
L'Italia, anche a
livello internazionale, viene quasi sempre etichettata
negativamente dalla cultura dominante (soprattutto anglosassone).
Poteri forti e classe politica asservita stanno schiacciando
economicamente, socialmente e culturalmente il nostro amato paese. I
messaggi che ci vengono continuamente lanciati anche dalle
istituzioni, spesso sono distorti. Ad esempio, siamo identificati
come un popolo di evasori, senza che vengano chiarite le vere cause
di tutto ciò, questa è una distorsione della realtà. Anche il
presidente della Repubblica, Mattarella, nel discorso di fine anno
ha puntato il dito contro l'evasione fiscale, come se fosse il
male assoluto del nostro paese, mentre è solo il sintomo di una
tassazione fortemente elevata, causata dalla truffa dell'emissione
monetaria a debito. Non si fa nessuna distinzione tra onesti
imprenditori , eroi del nostro “Made in Italy”, che riescono
ancora a resistere in tali condizioni e i grossi e veri evasori.
Perché non ci viene mai detto che il più grosso evasore
legalizzato è tutto il sistema bancario che mette al passivo tutta
la moneta creata dal nulla? Perché non viene detto che le
tasse non si
riescono più a pagare? No, il dito deve essere puntato sempre e solo su alcune categorie in modo tale da mettere gli uni contro gli altri, ora i dipendenti pubblici, poi gli artigiani, le partite IVA e così via. Attenti tutti noi a non cadere in questo gioco al massacro . Ormai i suicidi di onesti imprenditori non si contano più e nemmeno le aziende che chiudono per l'alta tassazione, per la concorrenza sfrenata delle multinazionali e dei prodotti cinesi, importati grazie a degli accordi sottoscritti dai nostri politici. Perché non si punta il dito contro gli interessi passivi che paghiamo al sistema bancario,100 miliardi l'anno, una cifra assurda incassata dai banchieri, pagati con soldi prelevati dalle nostre tasche attraverso il prelievo fiscale e frutto del nostro lavoro. Denaro che viene tolto dall'economia reale per essere investito in speculazione finanziaria. Almeno il sommerso contribuisce a monetizzare l'economia reale.
riescono più a pagare? No, il dito deve essere puntato sempre e solo su alcune categorie in modo tale da mettere gli uni contro gli altri, ora i dipendenti pubblici, poi gli artigiani, le partite IVA e così via. Attenti tutti noi a non cadere in questo gioco al massacro . Ormai i suicidi di onesti imprenditori non si contano più e nemmeno le aziende che chiudono per l'alta tassazione, per la concorrenza sfrenata delle multinazionali e dei prodotti cinesi, importati grazie a degli accordi sottoscritti dai nostri politici. Perché non si punta il dito contro gli interessi passivi che paghiamo al sistema bancario,100 miliardi l'anno, una cifra assurda incassata dai banchieri, pagati con soldi prelevati dalle nostre tasche attraverso il prelievo fiscale e frutto del nostro lavoro. Denaro che viene tolto dall'economia reale per essere investito in speculazione finanziaria. Almeno il sommerso contribuisce a monetizzare l'economia reale.
(Per approfondire questo
passaggio vi rimando alla lettura di questo mio ulteriore articolo
http://cosimomassaro.blogspot.it/2015/11/dopo-tante-bastonate-ora-un-po-di-carota.html#more
).
Nel precedente articolo,
quando parlo di “Spot alla cultura imperante” mi riferisco ad un
dato di fatto. Un luogo comune, ad esempio, enfatizzato nel film è
che tutti gli impiegati pubblici sono fannulloni e scrocconi. Ora
non spetta a me giudicare o pensare male insinuando che gli autori
hanno fatto questo con un secondo fine, non sarebbe corretto nei
loro confronti, non posso esprimermi in tal senso e non è mia
intenzione, non li conosco e non ho informazioni utili ad affermare
certe cose. Però è un dato di fatto che nel film, si trova
l'impiegato che chiama a Toronto dal telefono della pubblica
amministrazione e si trattiene con il suo interlocutore invitandolo a
continuare a parlare perché tanto non paga lui. In questo caso
gli autori sono stati bravi ad evidenziare ed amplificare alcuni
comportamenti che ci sono, ma questo non significa che tutti i
dipendenti pubblici siano fannulloni e scrocconi, dobbiamo essere
noi bravi a non lasciarci condizionare negativamente. Ma onestamente,
possiamo negare che questo non è un pensiero comune ormai
diffuso?
Voi direte ma cosa
c'entra tutto questo con un film comico che dovrebbe farci solo
ridere? Se la pensiamo in questo modo commettiamo un grave errore.
Tenete presente che la comicità e la satira sono il mezzo più
efficace per divulgare informazioni, influenzare le masse e
denunciare eventi. Abbiamo esempi eclatanti in questi ultimi
trent'anni, potremmo fare una tesi di laurea su quanto abbia influito
nella nostra società la famosa trasmissione televisiva Drive In,
fino ad arrivare a Grillo oppure a Crozza. Oggi, non si riesce più
a distinguere se le notizie vere le danno i telegiornali oppure i
comici.
In questi anni le mie
ricerche si sono indirizzate anche nel comprendere come le oligarchie
creano il consenso, e per dirla alla Noam Chomsky "la fabbrica
del consenso". Il linguista, filosofo e teorico della
comunicazione, ritiene
che, chi fissa le priorità e i nuovi valori, sono i grossi
potentati economici collegati ad altri gruppi ancora più grossi.
La loro operatività è racchiusa in queste dieci regole:
1)
La strategia della distrazione. 2) Creare il problema e poi offrire
la soluzione - 3)La strategia della gradualità -
4)La strategia del differire -
5)Rivolgersi alla gente come a dei bambini - 6)Usare l’aspetto
emozionale molto più della riflessione - 7)Mantenere la gente
nell’ignoranza e nella mediocrità - 8)Stimolare il pubblico ad
essere favorevole alla mediocrità 9)Rafforzare il senso di colpa -
10)Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca.
Prendiamo ad esempio
Hollywood, quanto potere ha nell'inculcare nuovi modelli di vita e
nuovi valori? Enormi. Tutti siamo cresciuti con il pensiero che gli
americani sono sempre i giusti, i buoni , e i difensori della
libertà. Nei loro film la cavalleria arrivava sempre al momento
giusto per salvare tutti dagli “indiani cattivi”. Ma per fortuna
non si può mentire per sempre. Pertanto non dobbiamo dare tutto per
scontato. Anche il professor Auriti ha scritto cose molto
interessanti in questo ambito. Vi cito ad esempio questo passo
estrapolato dal suo libro “L'occulta strategia della guerra senza
confini”: “Il potenziamento di questo tipo di
cultura è una strategia che serve alle classi dominanti. Tanto è
vero che in Italia, come in tutto il mondo, chi lancia la moda sono
gruppi di potere attraverso i loro grossi canali di comunicazione,
stampa, televisione, cinema, ecc.
Attraverso questi
fenomeni, che sembrano fenomeni assolutamente marginali, neutri,
rispetto alle conseguenze politiche e pratiche...”
Vi ricordo anche il caso
di Jovanotti, che in un suo intervento shock all'Università di
Firenze dichiara di essere stato invitato ad una riunione di un
grosso gruppo di potere, riguardante il mondo del web. Alla
riunione, lui stesso, ci fa sapere che non era stato invitato
nessun politico, perché oramai non sono più rilevanti nelle
decisioni di un paese, infatti, queste ormai vengono prese in
riunioni come quella alla quale il cantante ha partecipato e dove il
suo lavoro, così facendo, diventa rilevante e funzionale a far
passare messaggi e nuovi valori utili alle oligarchie.
Vi porto un ulteriore
esempio. Per 150 anni i meridionali hanno subìto un vero e proprio
indottrinamento, su quanto fossero “brutti sporchi e cattivi”.
Però, grazie all'emergere delle verità, oggi si sa che il sud
Italia non era così degradato, anzi aveva raggiunto livelli
tecnologici e di ricchezza superiori al Piemonte. Addirittura, la
cultura imperante , in seguito, ha fatto in modo di utilizzare il
termine “Borbonico” per identificare qualcosa di inefficiente.
Una vera falsità. Nel tempo però, anche gli stessi meridionali
alla fine hanno iniziato a credere che forse erano veramente
sbagliati, tanto da sentirsi spesso a disagio nei confronti dei loro
fratelli del Nord. Infatti, molto spesso, a parlare male della loro
terra sono proprio coloro che se ne sono andati. E' un po' come
quando ad un bambino, sin dalla sua nascita, gli si ripete tutti i
giorni che è un cretino, alla fine inizia a crederci anche lui e lo
diventa veramente. Oggi la stessa operazione la si sta facendo nei
confronti di tutto il popolo italiano e non solo, vedi anche Spagna,
Grecia e Portogallo tutti etichettati negativamente “pigs”, cioè
paesi maiali ( per chiarire meglio questo punto vi rimando alla
lettura dell'articolo precedente
http://cosimomassaro.blogspot.it/2016/01/quo-vado-di-checco-zalone-fenomeno.html
).
Ora, conoscendo il modo
d'agire delle oligarchie sovranazionali, non dobbiamo aspettare che
le cose accadano nuovamente, comprendiamo gli eventi che ci stanno
accadendo attorno, mirati a sottometterci, a conquistarci e sin da
subito scrolliamoci di dosso queste etichette negative che ci hanno
appiccicato. Non accettiamole, perché una cosa è prendersi in giro
facendo autoironia, e in questo siamo bravi, un'altra cosa è ormai
la bassa stima che si nutre nei nostri confronti anche a
livello internazionale, scaturita da una serie di eventi che subiamo
quotidianamente, di cui noi non siamo i diretti responsabili.
Ritornando al film, vi
allego un messaggio che ha scritto una mia lettrice, rispondendo ad
un'altra, dove sintetizza pienamente il fulcro di uno dei concetti
importanti che ho cercato di far passare attraverso l'articolo
precedente:
"in sostanza Cosimo Massaro ti sta dicendo che nel film e specialmente nel finale , nella scelta di rincorrere quella nuova compagna con prole, Checco rinuncia a quel modo di essere per così dire "MEDIEVALE" con tutte le sue "FISSITA'"(dice lui)compreso il posto fisso(considerato come qualcosa di sacro) per diventare "MODERNO" accettando di conseguenza, tutti quei comportamenti e quelle scelte che la "SOCIETA' MODERNA" impone, rinunciando così per sempre alla sua vera identità' e rimettendo in discussione tutto quello in cui, precedentemente a quella scelta, aveva creduto e considerato "DOGMA".
"in sostanza Cosimo Massaro ti sta dicendo che nel film e specialmente nel finale , nella scelta di rincorrere quella nuova compagna con prole, Checco rinuncia a quel modo di essere per così dire "MEDIEVALE" con tutte le sue "FISSITA'"(dice lui)compreso il posto fisso(considerato come qualcosa di sacro) per diventare "MODERNO" accettando di conseguenza, tutti quei comportamenti e quelle scelte che la "SOCIETA' MODERNA" impone, rinunciando così per sempre alla sua vera identità' e rimettendo in discussione tutto quello in cui, precedentemente a quella scelta, aveva creduto e considerato "DOGMA".
Queste mie analisi non
intendono affermare che chi ha scritto la sceneggiatura del film
aveva in mente tutto questo, oppure chissà quali altri loschi
scopi avesse. Tocca solo a noi spettatori decidere, se tutte
quelle caratteristiche ben evidenziate e amplificate dagli autori
del film, le vogliamo utilizzare per migliorare le cose oppure
assecondarle per amplificare quello che sta accadendo oggi, come
in fondo ha fatto il protagonista del film, cedendo ai nuovi valori
per così dire “moderni”. Infatti, la sua nuova compagna, nella
scena finale gli impone di scegliere tra lei e il posto fisso,
etichettato negativamente, come se gli stesse chiedendo di scegliere
tra lei oppure una vita da delinquente. Personalmente avrei
fatto finire il film, facendo scegliere al protagonista i suoi
valori fondanti, ma la sceneggiatura non è mia, pertanto rimane
solo il mio punto di vista, ogni autore è giusto che scriva le
proprie storie come meglio crede, mi limito semplicemente ad
analizzare i fatti e a dare un mio modesto parere, da alcuni
sicuramente condiviso e da altri no.
Chi vi scrive, sta
difendendo anche un valore che non gli appartiene. Il cosiddetto
“posto fisso” non l'ho mai avuto, sono anche figlio di un
artigiano, tipico lavoratore etichettato come “evasore fiscale”.
Ma mi rendo conto, di quanto importante sia stato il suo ruolo nella
nostra società.
Era anche il frutto di
tutti quegli investimenti pubblici che hanno contribuito a fare
grande il nostro paese. Era ed è tutt’ora una certezza, ti da
sicurezza, stabilità, ti consente di mettere su famiglia. Ma si sa,
un popolo troppo sicuro di sé, alla plutocrazia non va bene, per
loro è più funzionale l'instabilità, l'incertezza, la divisione
(divide et impera) e la disgregazione sociale e famigliare. Oggi non
sono più sicuri nemmeno i risparmi di una vita messi in banca, e lo
stiamo vedendo in questi giorni con il fallimento di alcune banche
che hanno prosciugato depositi di tante persone oneste.
Per questo ulteriore
approfondimento vi rimando alla lettura di quest'altro mio articolo
“http://cosimomassaro.blogspot.it/2015/12/banche-operazione-furto-legalizzato.html)
Mi auguro di essere
riuscito a chiarire alcuni aspetti che meritavano di essere
approfonditi, tanti altri ne avrebbero lo stesso bisogno, ma non
essendo possibile questo in un solo articolo, invito tutti a
ricercare la Verità per consapevolizzare il mondo che ci circonda,
in modo tale da non subire passivamente gli eventi che ci accadono,
ma diventando noi gli artefici consapevoli.
Cosimo Massaro
Fonte:
Articolo scritto da Cosimo Massaro per il giornale Vivavoceweb
http://www.vivavoceweb.com/2016/01/15/quo-vado-indottrinamento-oppure-specchio-della-realta/
N.B. per eventuali approfondimenti potete contattarmi ( troverete i miei riferimenti nel bolg) potrete chiedermi l'amicizia su FB dove mi trovate come "Cosimo Massaro", divulgo le mie informazioni oltre al Blog anche attraverso la mia pagina FB "La Moneta di Satatna". Per chi fosse interessato ad approfondire attraverso i miei libri non esiti a contattarmi. Se ritenete opportuno condividete l'articolo, vi chiedo gentilmente di citare la fonte inserendo anche il link del bolg. Sono graditi anche i commenti. Grazie per aver letto questo articolo.
N.B. per eventuali approfondimenti potete contattarmi ( troverete i miei riferimenti nel bolg) potrete chiedermi l'amicizia su FB dove mi trovate come "Cosimo Massaro", divulgo le mie informazioni oltre al Blog anche attraverso la mia pagina FB "La Moneta di Satatna". Per chi fosse interessato ad approfondire attraverso i miei libri non esiti a contattarmi. Se ritenete opportuno condividete l'articolo, vi chiedo gentilmente di citare la fonte inserendo anche il link del bolg. Sono graditi anche i commenti. Grazie per aver letto questo articolo.
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